È già tempo di derby tra le Williams
Le due sorelle Williams non sono più le dominatrici di qualche tempo fa, tuttavia quest'anno hanno vinto due delle tre prove del Grande Slam. Infatti Serena ha trionfato in Australia, Venus a Wimbledon entrambe battendo in finale Lindsay Davenport. Ebbene nelle ultime classifiche la Davenport è numero uno, Serena numero otto, Venus addirittura numero dieci. Misteri dei numeri che però determinano strane situazione come quella che le due sorellone saranno costrette ad affrontarsi domani in un incontro di quarto turno dopo essere state per tante volte rivali in finale. Contro Serena la nostra Schiavone ha giocato una buona partita senza riuscire a ripetere l'impresa del Foro Italico dove nel maggio scorso era riuscita a sorprendere l'avversaria. Per evitare di essere aggredita sulla risposta Francesca ha preso troppi rischi nel servizio e li ha pagati con sei doppi falli, una tassa eccessiva a questi livelli. In quanto a Venus ha battuto in due set la slovacca Hantuchova, che ha un fisico da fotomodella ma che da qualche anno si è fermata sulle soglie delle prime dieci. Roger Federer, il grande favorito del torneo, aveva perso due volte in carriera (su otto incontri) di fronte al francese Fabrice Santoro, che rimane uno dei giocatori più divertenti tra quelli in attività. Ne è venuta fuori una partita molto divertente che Federer ha naturalmente vinto in tre set senza però riuscire a dominare un avversario che lo conosce e sa come metterlo in difficoltà. Davide Sanguinetti ha la concreta possibilità di raggiungere il traguardo della seconda settimana se riuscirà a battere per la quarta volta il tailandese Paradorn Srichaphan, contro il quale ha sempre vinto, una volta proprio in questo torneo. Con molta eleganza Sanguinetti ed il suo allenatore, Claudio Pistolesi, non hanno sfruttato la vittoria sullo spagnolo Moya per polemizzare sulla Coppa Davis. Sull'argomento la Federazione rifiuta di fare commenti in attesa di un Consiglio federale convocato per il 9 settembre. Dopo aver combinato un pasticcio, i nostri dirigenti sperano che Sergio Palmieri sia riuscito a comporre la sgradevole vicenda dei compensi quando sarebbe stato molto più serio e dignitoso confermare le condizioni stabilite e lasciar liberi i giocatori di giocare o meno, senza naturalmente minacciare inutili e ridicole squalifiche. Come ho sempre detto, l'errore è stato quello di aver scelto di giocare sulla terra battuta. E' probabilmente vero che contro la Spagna perderemmo comunque anche giocando sul ghiaccio ma aiutare i nostri avversari non sembra la tattica migliore.