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di ENRICO TONALI SIGNORI, non si parte.

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In totale, le barche che si sono qualificate alle finali - oggi e domani, anche in tv con il commento di Galeazzi, nel Pomeriggio Sportivo di RAI 3 - sono 11 su 16 iscritte dall'Italia. La flotta allestita dal neo d.t. De Capua - 58 anni, dirigente CONI, capitano di lungo corso, già discepolo del norvegese Nilsen, il riorganizzatore del remo italiano negli Anni Ottanta - ha evidenziato uno zoppichio in partenza, che poi scompare nel vivo della regata, grazie all'accuratezza della preparazione ed alla bontà dell'assemblaggio dei vogatori. Purtroppo questo scoppio ritardato si traduce in un vantaggio (e nel canottaggio chi è davanti controlla bene gli inseguitori) che ai Mondiali non si può davvero concedere. Ieri nelle semifinali la poca incisività al via non è stata determinante per due nostre belle barche: il doppio p.l. della Forestale dei pluriridati Pettinari e Basalini che hanno stampato un grintoso rush nell'ultimo mezzo km, a ridosso degli ungheresi primi; ed il 4 senza p.l. guidato da Mascarenhas della Roma il quale, dopo una partenza poco veloce, è riuscito a mantenere il secondo (e qualificante) posto dietro i francesi.

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