In Giappone anche il doppio e il 2 senza in finale

Ieri - nei Mondiali in Giappone - il 2 senza (Dario Lari e Luca Agamennoni, entrambi delle Fiamme Gialle di Sabaudia) ed il doppio (Federico Gattinoni pure lui del team della Finanza e Luca Ghezzi della Forestale, altro gruppo di stanza nella città sotto al Circeo) sono andati ad infoltire la lista delle barche azzurre (8 in totale) promosse nelle finali di domani e domenica. Quattro equipaggi disputeranno oggi le ultime semifinali ed altrettanti purtroppo sono stati eliminati. Tra le formazioni italiane che ieri non hanno superato il turno c'è stato il 4 senza del Posillipo (De Vita, Tramontano, Massimo, Mulazzani), un bel collettivo preparato da Coppola - ex partner di Giuseppe Abbagnale sul 2 con negli Anni Settanta e tecnico eccellente - che ha mostrato però i limiti delle formazioni interamente societarie nelle barche «lunghe» le quali, per affrontare i grandi appuntamenti, debbono forzatamente diventare dei misti societari, come ha fatto l'Aniene con il proprio otto. Reggono meglio le barche «corte» come il 2 senza azzurro, secondo ieri dietro la Nuova Zelanda (favorita all'oro) nelle semifinali, che hanno rivelato quanto (con Sud Africa, Croazia e Canadà arrembanti) sarà difficile per i due livornesi salire sul podio domani. Il doppio è stato preceduto nel penultimo turno dalla sola Slovenia (i superdecorati Cop e Spik, abituè del nostro Memorial d'Aloja) candidata a questo titolo ed a quello del quadruplo.