«Ho pensato di smettere»
E il pensiero di lasciare il calcio è tornato, anche se il fatto di sentirsi fisicamente bene lo spinge ancora ad andare avanti. Non rinuncia neanche a dire la sua sul caso Collina, denunciando la cattiva gestione della situazione. «È successo - spiega il capitano rossonero - di riflettere di poter smettere anche lo scorso anno, quando ho rinnovato il contratto. Il pensiero c'è, esiste, perchè a 37 anni prima o poi bisogna smettere. Ma è successo anche quest'anno quando ho cominciato a lavorare: credevo che il mese e mezzo di vacanza potesse far migliorare la situazione e invece no, la situazione è identica allo scorso anno se non peggiorata. Ci sono alti e bassi e tanti pensieri che ti vengono in testa. Ma la cosa che mi fa andare avanti è che fisicamente mi sento bene». Assente ad Ascoli, Maldini si è sentito preso in giro come i suoi compagni dato che «il campo era impraticabile». Maldini ha difeso Adriano Gallian i dicendo che «Galliani presidente di Lega forse ci ha creato più vantaggi che svantaggi, ma questo si sapeva. Galliani - ha aggiunto - paga colpe non sue, soprattutto in una situazione del calcio italiano non felice. E in questa situazione far valere le ragioni del proprio club è più difficile. Potrebbe essere un male per la Lega che Galliani se ne andasse». Il capitano del Milan ha commentato anche la recente bagarre che ha investito Pierluigi Collina: «Il caso Collina è una cosa assurda...». Paolo Maldini si schiera al fianco dell'arbitro viareggino. «È stato fatto di tutto per farlo andare avanti, è stato cambiato il regolamento, tutti lo vogliono nelle gare importanti, è un patrimonio che andava gestito in maniera diversa. Credo che alla base di tutto ci sia la mancanza di dialogo ma non è possibile arrivare a questa situazione. C'è un regolamento e non si può pensare che ci possa essere uno sponsor che fa pressione».