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Collina, in spiaggia con gli amici il primo giorno da ex

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In pratica non si è mosso dal suo «territorio», dove assapora e condivide con gli amici le sue vittorie e si rifugia nei momenti difficili. Ha comprato i giornali e ha pranzato sulla spiaggia. Tante le attestazioni di solidarietà e stima: sarebbero oltre 500 le e-mail di questo tenore giunte alla sua casella di posta elettronica. Collina vive, con la moglie Gianna e le figlie Carolina e Francesca Romana, nel quartiere Marco Polo. Lì si trova anche l'hotel Principe di Piemonte, nel quale l'arbitro ha tenuto la conferenza stampa di addio. Poi l'arbitro è tornato a casa. «Non ho fatto nulla di diverso rispetto al solito - s'è schermito -, tutto come nei giorni scorsi». Angelo Pizzi, amico di Collina, responsabile della Medicina dello sport all'ospedale unico della Versilia, oltre che appartenente alla sezione Aia di Viareggio, è andato a trovarlo in mattinata. Dopo la lettura dei giornali e il breve incontro con Pizzi, Collina è andato in spiaggia, ai bagni sulla Terrazza della Repubblica. A Viareggio, naturalmente, l'argomento del giorno è stato uno solo: le sue dimissioni, discusse animatamente in ogni bar e in ogni piazza. Di una cosa si dice certo chi gli sta vicino: Collina «non tornerà sulle decisioni prese. E Franco Asciutti (Fi), presidente della commissione Cultura e Sport del Senato, annuncia che alla ripresa dei lavori parlamentari, la commissione continuerà l'indagine conoscitiva sulle società calcistiche. Obiettivo, arrivare a soluzioni legislative per «riportare l'ordine nel caos che sta attualmente regnando». Secondo Asciutti, «è necessario il rispetto delle regole: l'arbitro Collina sapeva che se accettava una sponsorizzazione non avrebbe più potuto arbitrare, la regola va rispettata, nonostante il valore di Collina».

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