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La Lazio punta sul romano e insiste per Tudor. Inter su Oddo, richiesto Cristiano Zanetti

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L'ex Orlandoni vice-Peruzzi se Sereni al Villarreal. Giallombardo, si tratta la comproprietà

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Si avvicina il ritorno in biancoceleste del centrale romano, che alla fine degli anni '90 ha giocato anche nella Roma. Di Biagio è pronto a decurtarsi l'ingaggio di 500 mila euro (per rimanere nell'ambito del tetto ingaggi fissato dalla società): attraverso i buoni uffici tra l'agente Canovi e il Brescia, arriverebbe a parametro zero. Così il manager su Radioincontro: «Non possiamo perdere ulteriormente tempo nei confronti di Corioni, che ci ha promesso di lasciarci liberi in caso di un'offerta interessante. Gigi sarebbe disposto a rinunciare anche a due anni di contratto per tornare a giocare nella squadra in cui ha iniziato la carriera». Delio Rossi caldeggia l'affare e intanto aspetta novità anche sugli altri fronti: perchè la proprietà, contestata dalla tifoseria, vuole piazzare il colpo-Tudor. Il difensore ha rifiutato il Bolton e tutte le possibilità estere, in corsa rimangono Lazio e Siena (dove il croato ha giocato nella scorsa stagione). Sabato Lotito ha incontrato il procuratore D'Onofrio: l'ostacolo è rappresentato dall'entità dell'ingaggio, che la Juve non è disposta a coprire dopo aver lasciato il giocatore in prestito alla Lazio. Si lavora su una formula a lungo termine, anche perché la società ne fa una prima scelta. E potrebbe pensare anche di tesserare entrambi i giocatori, appunto Tudor più Di Biagio, sfruttando magari lo juventino come mediano da piazzare accanto a Liverani. In realtà ieri pomeriggio è emersa nuovamente l'ipotesi di concretizzare lo scambio Oddo-Cristiano Zanetti con l'Inter. Mancini ha chiesto ufficialmente il laterale alla Lazio, dopo lo stop che costringerà l'altro Zanetti, Javier, a un lungo stop (si parla di oltre due mesi). Oddo rappresenta ancora la chiave per arrivare a Blasi, offerto da Moggi alla Roma per arrivare a Cassano: difficile che la società se ne privi e lo lasci in prestito ai nerazzurri. Nelle retrovie, infine, Dellas, Siviglia e Couto, che pur di tornare alla Lazio farebbero carte false. Il giocatore del Parma è stato addirittura messo fuori rosa, forte di una promessa morale: stessa cosa per il portoghese. Si tratta a oltranza in Spagna per piazzare Sereni: missione di Simone Canovi per sistemare l'estremo difensore a un club iberico (non c'è solo il Villarreal, si parla anche di Valencia). La Lazio ha già individuato il sostituto, cioè il vice-Peruzzi: Paolo Orlandoni, estremo difensore del Piacenza, già alla Lazio nella stagione 2000-2001. Oggi appuntamento con il Livorno per Giallombardo: si tratta la comproprietà del laterale romano, nelle intenzioni vice-Zauri (in corsa anche Balzaretti, Parisi e Rullo). Appuntamento anche per Muzzi al Torino: nel caso in cui si riuscisse a piazzare anche Inzaghi (proposto in Inghilterra), la Lazio punterebbe decisa su Stellone. Si continua a offrire Baseggio, il giovane Sannibale alla Salernitana. Oggi saranno piazzati anche gli altri giovani. Cesar rimanda il rinnovo con il club: «Stiamo ancora parlando, la società deve fare uno sforzo, nulla è stato fatto». Capitolo-squadra: due giorni di riposo dopo la vittoria con il Messina all'esordio. Così la piacevole sorpresa Firmani dai microfoni di «Piazza della Libertà»: «Rossi sta facendo bene, cresceremo ancora. Con Dabo mi sono trovato alla grande, avevamo giocato insieme anche a Vicenza e prima della partita ci siamo fatti coraggio a vicenda. Ero contento a fine gara: per noi il successo ha un significato speciale. Ho festeggiato a lungo con Stendardo, sentivamo l'esordio. Ora avanti così». Capitolo-società: anche i tifosi, dopo i piccoli azionisti, chiedono di conoscere i dettagli dell'accordo con il Fisco. Che in realtà, secondo le indiscrezioni trapelate, non dovrebbe essere alterato nella sostanza, cioè nei 140 milioni, da eventuali immissioni di capitali freschi o da ricavi superiori a quelli indicati dal piano industriale. Con l'aumento della produttività del club cambierebbero i i termini economici annuali -che diventerebbero più onerosi- ma con automatico abbassamento della cifra da corrispondere negl

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