Spalletti mette Cassano alla porta

La prima trasferta stagionale nasce con le incertezze di una situazione tale da non far escludere nessun colpo di scena. Spalletti e la Roma sono consapevoli che all'attaccante è stata formulata un'offerta da grande giocatore. Una cifra importante, con la quale vivere bene senza creare turbative in seno al gruppo. «Sarebbe controproducente valorizzare un giocatore che ha già deciso di cambiare aria. Antonio è stato convocato e potrà essere utilizzato, ma voglio valutare la situazione in questo momento. Se nessuno lo richiede entro il 31 agosto e lui non intende firmare il prolungamento del contratto, si potrebbe delineare uno scenario diverso. Diventerebbe in quel caso un giocatore che rimane in transito». Per ora quindi il barese è stato aggregato alla squadra, il caso resta più che mai aperto. «Cassano è un calciatore della Roma, la società considera e valuta tutti nella stessa maniera. Il mio obiettivo è riuscire a farlo tornare al massimo per far beneficiare tutto il gruppo delle sue prestazioni. Non dobbiamo perdere di vista sempre il concetto fondamentale, quello del collettivo, che deve lottare insieme. Voglio recuperarlo, non andare allo scontro. Spero ci sia ancora tempo per lavorare in questa direzione, ma ci sono ancora alcuni giorni di mercato e possono esser prese decisioni importanti. Con lui ho parlato e mi ha esposto le sue motivazioni, che dovrebbero essere comprese anche dall'altra parte. Non so cosa accadrà da qui a mercoledì prossimo». Su Cassano ieri si è espresso anche Capello, che da Torino ha precisato di non aver chiamato il barese. Alla fine della telenovela non manca molto. Due giorni, forse tre. Tornando allo Spalletti-pensiero, il traguardo della nuova Roma sarà tornare in Champions League. «Sono venuto a Roma per ottenere risultati. Noi abbiamo l'obbligo di continuare con la stessa voglia di far gruppo e nell'applicazione quotidiana, senza i cali di tensione che purtroppo emergono qualche volta in allenamento. Dobbiamo ripristinare comportamenti consoni ad un gruppo affiatato. Il quarto posto è difficile da raggiungere: Fiorentina, Samp, Udinese e Palermo sono avversari temibili». E allora la Roma si sta muovendo per migliorare. Questione portiere. «Ci serve e arriverà: la società lo sa perfettamente. Se capita l'occasione di prendere un portiere di livello mondiale cercheremo di approfittarne. La concorrenza sana fa sempre bene, Curci deve stare tranquillo. Abbiamo una grande fiducia in lui e siamo contenti di quel che sta facendo. Numericamente, però, insieme a lui e Pipolo ne occorre un altro». Poi sarà la volta del laterale sinistro. «Stiamo lavorando per costruire un paio di soluzioni in casa, ma un altro esterno arriverà comunque. Siamo in 21, abbiamo diversi ragazzi interessanti, tre o quattro, che integreranno la rosa e si alleneranno sempre con la prima squadra. I più pronti? Rosi e Freddi. Cerci, Greco e Okaka cresceranno, sono giovani interessanti».