La Lazio sogna ancora Blasi

La Lazio ci prova. Il presidente, tornato da Cortina per sbloccare l'interminabile querelle legata ai diritti televisivi, ieri ha incontrato Moggi e Giraudo a Fiumicino con l'intento di percorrere la tortuosa strada che porta al mediano azzurro. Un colpo a effetto per cercare di mitigare l'ostilità ambientale e regalare a Rossi un elemento di qualità chiamato a colmare la lacuna lasciata dalla partenza di Giannichedda. All'Hilton, a margine del consiglio federale, c'è stato un lungo summit tra le due società: la Juventus fa ancora spallucce, vuole monetizzare la cessione del centrocampista e per questo sembrava disposta ad accettare le lusinghe della Fiorentina o a definire uno scambio con l'Inter, ricevendo in cambio Cristiano Zanetti. Ieri i viola hanno però dirottato le proprie attenzioni su Montolivo e Pazienza, piazzando un doppio colpo che affievolisce le possibilità di arrivare a Blasi. La trattativa è stata impostata un mese fa: metà mediano per Oddo in bianconero. A Fiumicino si aggiravano anche Moggi jr., procuratore del laterale, e Calleri jr. (Gea) in attesa di notizie dopo i vari colloqui intercorsi con la società. Nel discorso sull'asse Lazio-Juve si è parlato anche di Balzaretti e Tudor, ma il croato è diviso tra Bolton e Villareal, mentre per il mancino arrivato in bianconeri dalle ceneri del Torino di Romero e Cimminelli, la Lazio è disposta a parlarne, ma solo nel caso in cui si parli di prestito secco. Niente scambio con Oddo, insomma. Nel corso della giornata c'è stato anche un contatto con il Cagliari: si parla di possibili sinergie, cioè scambio di giocatori. Alla Lazio serve sempre un esterno mancino. Oltre a Parisi e Balzaretti, radio-mercato parla ancora dell'ipotesi-Rullo (terzino classe '84 del Lecce). Infine si cerca una sistemazione per Sereni: la Lazio, nonostante le parole criptate di Rossi, ha scelto Peruzzi e proverà fino all'ultimo a piazzare l'ex numero uno della Samp. Altrimenti si rinegozierà l'ingaggio, anche se l'estremo difensore è stato categorico: non scenderà sotto il tetto del milione di euro a stagione, ottenendo chiaramente di prolungare l'intesa contrattuale. La società cerca quindi un secondo portiere e con il Lecce è decollato il discorso relativo ad Anania (classe '80), svezzato da Zeman. Il diesse Osti conferma l'interessamento e fa il veggente: «Difficile che prima di domenica avvenga qualcosa, la Lazio giocherà l'esordio con questi giocatori». Anche perché il diktat è perentorio: con 31 giocatori in rosa prima si vende e poi eventualmente si pensa a rinforzare l'organico. Capitolo-società: giornata cruciale per gli accordi con Mediaset e Sky per i diritti tv. L'offerta per il digitale terrestre ha toccato quota 4 milioni (si spera di chiudere a 4,5), mentre Sky non si è spostata dai 20 milioni proposti negli ultimi giorni (oggi nuovo, decisivo contatto per alzare il tiro). Ieri sera la Lazio era l'unica società a non avere contratti televisivi d'alcuna natura. Difficile, al momento, che la squadra esponga invece un nuovo sponsor nell'esordio casalingo contro il Messina: le trattative (tre ipotesi al momento, la coreana Lg in ribasso) sono legate a doppio filo alla chiusura degli accordi-tv. La società ha invece provveduto a uniformarsi alla normativa anti-violenza: biglietti nominativi alla Lottomatica, per il momento niente vendita di tagliandi domenica allo stadio, con tanto di comunicazione ai tifosi. Si spera nella deroga dell'ultima ora. La proprietà ha infine smentito dopo 48 ore coinvolgimenti nell'affare-Torino, contestualmente all'uscita di scena dell'imprenditore ciociaro Giovannone. L'idillio tra i due in realtà si era incrinato l'altra notte: il presidente biancoceleste non aveva gradito la pubblicità data alla sinergia ed era poco convinto dei risvolti economici dell'operazione. Congelate, chiaramente, le possibili trattative per Muzzi, Lequi, Manfredini e Inzaghi in granata. La tifoseria rimane incredula e continua a contestare. I piccoli azionisti preparano invece una lettera da inviare al consigli