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L'intreccio Giovannone-Lotito contestato da sindaco e tifosi

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Walter Sabatini da una parte, Michele Padovano dall'altra per parlare di Roberto Muzzi in granata. Un intreccio di mercato, niente di più, proprio sull'asse Lazio-Torino. All'opera, sulla sponda piemontese, c'era già il duo Rodda-Marengo, i «lodisti» granata, soci di Luca Giovannone, 42 anni, imprenditore di Ceccano legato ad An (nel 2002 si candidò senza successo per diventare sindaco proprio a Ceccano), attualmente a capo di una cooperativa, la Vita Serena Spa, che fornisce personale specializzato alle Asl di tutta Italia (infermieri reclutati nell'Europa dell'Est) con un fatturato tra i 15 e i 20 milioni l'anno. Grazie a una scrittura privata siglata con gli altri partner ha in mano il 51% del Torino nato dalle ceneri del fallimento Romero-Cimminelli. La sinergia con il pianeta biancoceleste nasce così: mercato e poi contatto diretto con Lotito, con la possibilità di studiare un rapporto ad ampio raggio, comprensivo di alleanza azionaria da estendere eventualmente anche a Mezzaroma. «Ci sono imprenditori dietro di me. Lotito è un mio amico, non posso dirvi altro, chi vuol capire capisca...», ha sottolineato nelle ultime ore Giovannone. Sullo sfondo la possibilità di ottenere la concessione del Comunale e di ristrutturare il Filadelfia, con aree commerciali annesse. Il progetto si è arenato ieri dopo lo stop imposto dal sindaco Chiamparino, che punta ancora su Cairo. «Non siamo disponibili a fare alcuna operazione immobiliare con chi si comporta in modo scorretto». Lotito, seccato per la pubblicità data all'operazione da Giovannone, ha così commentato al Tg2: «Faccio affari con tutte le società e i dirigenti», circoscrivendo la sinergia -in modo formale- solo al mercato. Il matrimonio in realtà, sviluppato ad ampio respiro, si è complicato proprio per gli effetti collaterali suscitati da tanto clamore e da problematiche economiche. Solo oggi, quando davanti al notaio dovrebbe esserci la firma per rendere ufficiale l'investitura di Giovannone (ieri in comune) come presidente e socio di maggioranza del club, si saprà di più sulla presenza indiretta di Lotito nel pacchetto azionario (niente carica esplicita, probabile ingresso solo per Mezzaroma). Decisive anche le contestazioni della tifoseria granata e di quella biancoceleste. «Anziché investire nella Lazio si pensa al Torino». La Curva Nord ha ricevuto una telefonata del Torino club di Roma: i tifosi granata spingono per Cairo e il sindaco chiede a Giovannone di ritirarsi. Il matrimonio tra i due club era stato studiato con il coinvolgimento dei cartellini di Muzzi, Inzaghi e Manfredini, promessi ai granata. Offerto anche Lequi. La Lazio lavora invece sui diritti tv: a in giornata contatti con Sky e Mediaset (offerti 20 milioni da Sky e 4 da Mediaset per un anno).

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