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SI TRATTA SUL CAMBIO DI PROPRIETÀ

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Torino, Cairo torna in pista: «Non mollo»L'imprenditore ci ripensa: «Decisiva la mediazione del sindaco, svolta entro il 24 agosto»

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Dopo una notte trascorsa a fare ulteriori conti e a tracciare nuove strategie Urbano Cairo, l'imprenditore a capo di un piccolo impero editoriale- pubblicitario, riapre la partita per l'acquisizione del Torino, ora in mano a una cordata di piccoli imprenditori che l'hanno ottenuto attraverso il Lodo Petrucci. Cairo - che ha organizzato una sorta di quartier generale nella sua casa di campagna a pochi chilometri da Alessandria, affiancato dall'avvocato astigiano Giovanni Trombetta - sabato aveva interrotto le trattative con il presidente del club, l'avvocato Marengo: «Non ci sono le condizioni per andare avanti - aveva detto - mi era stato detto che la società non aveva impegni e invece mi sono stati presentati 46 contratti già firmati». La discesa in campo del sindaco Sergio Chiamparino lo ha però convinto a ripensarci: «Raccolgo l'offerta del sindaco - dice - se c'è la buona volontà da parte di tutti credo che la cosa si possa fare. Anche sui contratti si può riflettere; a questo punto, sono disposto ad accollarmene un certo numero. Gli impegni già presi per questa stagione ammontano a 7 milioni. E anche solo prevedendo un minimo rafforzamento, che è indispensabile, saliamo a 12-13». Cairo pone però un limite temporale oltre il quale ritiene di non poter andare, proprio perchè ormai il campionato di serie B è alle porte: «L'attuale proprietà del Torino ha convocato un' assemblea straordinaria per il 24 agosto per l'approvazione dell'aumento di capitale. Ecco credo che quella sia la data limite».

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