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La Lega ufficializza lo spostamento del campionato di B al sabato pomeriggio Insorgono i sindaci delle città ma i club si prendono i soldi delle televisioni

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Come era stato già deciso, la serie B giocherà il sabato pomeriggio, alle 15. Niente ripensamenti. L'assemblea dei presidenti di serie B ha sancito - cosa ormai fuori discussione - il primato dei proventi televisivi sulla passione per lo stadio, sul mito della partita alla domenica e su qualsiasi altro problema o perplessità. La decisione, conferma di quella già presa quando è stato definito il format della stagione di B, è maturata questo pomeriggio nell'assemblea cui hanno preso parte i rappresentanti delle società del campionato cadetto - mancavano solo Pescara e Bologna, rappresentato però dal Verona - con il presidente della Lega Adriano Galliani. «Non è una sfida ai sindaci - ha poi precisato subito Galliani -. È stata una decisione dettata dalla necessità di valorizzare il prodotto-calcio della B. Se non avessimo smarcato la serie B dalla serie A, avremmo condannato la B a scomparire». Le 22 squadre della serie minore scenderanno dunque in campo il sabato, ad eccezione dei turni infrasettimanali e delle domeniche in cui il campionato maggiore riposa. Ogni giornata, fatta eccezione per le ultime quattro del campionato, avrà un anticipo il venerdì e un posticipo il lunedì (o, in determinati casi, due anticipi senza il posticipo o due posticipi senza l'anticipo). L'accordo è stato preso a larga maggioranza. «È la prima volta - ha sorriso Galliani - che ricevo un applauso a scena aperta dei presidenti della B». Solo Piacenza, Atalanta e Cesena hanno votato contro, mentre Verona e Bologna si sono astenute. Le società hanno così accettato le offerte Rai di 8 milioni di euro per gli highlights televisivi (e la Rai farà un 90/o Minuto del sabato per la B) e di 500 mila euro per le dirette radiofoniche, e si sono accordate per indire un bando per la vendita collettiva di una parte dei diritti televisivi individuali. Di fatto sono state messe in palio 84 gare (i 76 anticipi e posticipi, le 2 gare di play-out e le 6 di play-off), che saranno trasmesse dall'emittente satellitare o in digitale terrestre che avrà fatto la miglior offerta entro le 12 di giovedì 25 agosto. Ammesso che ci sia un offerente. Per tutte le altre partite, 394 in tutto, sarà interesse delle singole società trovare una televisione disposta ad acquistarne i diritti televisivi. «Abbiamo ottimizzato i ricavi televisivi - ha riconosciuto Galliani, fiducioso di trovare un acquirente per il pacchetto delle 84 partite -. Ora resta da trovare una soluzione su due questioni: se ci saranno una o due Leghe e quanti soldi andranno ai due campionati di A e B». Per questo è stato già convocato il Consiglio Federale mercoledì prossimo a Roma, ma sul suo esito Galliani preferisce non sbilanciarsi. «Dopo Istanbul - ha scherzato - non faccio previsioni». Ma sono gli stessi presidenti di B a non farsi illusioni su una durata eterna delle mutualità e a voler correre ai ripari. «La serie A non ci sosterrà a vita - ha sentenziato Vincenzo Matarrese, vicepresidente della Lega per la B - dobbiamo a tutti i costi puntare su un prodotto per la serie B, perchè abbiamo bisogno di introiti. Oggi si incassa un terzo di quello che si spende». Alla luce della necessità economica molti presidenti hanno dovuto ingoiare il boccone amaro delle partite al sabato. Uno di questi è Gian Battista Pastorello, patron del Verona, che tra l'altro deve fare i conti con un sindaco che si è opposto fermamente a concedere lo stadio il sabato pomeriggio. «Calcolando anticipi, posticipi, gare infrasettimanali e domenicali, si tratterebbe soltanto di una dozzina di giornate critiche. Mi auguro che i sindaci cambino idea». Intanto il campionato del Torino, iscritto in serie B grazie al lodo Petrucci, non inizierà il 28 agosto ma due settimane dopo, ovvero l'8 settembre. Chiare le parole di Galliani: «Al Torino concederemo senz'altro di cominciare a giocare con due settimane di ritardo anche perchè la squadra ha saputo soltanto da poco di essere in serie B. Quindi il Torino comincerà a giocare dalla terza giornata, e poi recupererà».

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