Nadal batte Agassi ma a Cincinnati si arrende al ceko Berdyck
È successo infatti che il giovane fenomeno spagnolo ha pagato una situazione abbastanza frequente nel tennis forsennato e ricco di questi tempi. La statistica ci insegna infatti che quasi la metà dei giocatori che vincono un torneo hanno molte probabilità di perdere al primo turno in quello successivo. Si poteva pensare che un formidabile atleta-agonista come Nadal potesse sottrarsi a questa legge, invece lo spagnolo è stato eliminato al primo turno del torneo di Cincinnati dal ceko Tomas Berdyck, numero 36 nella classifica mondiale. Nadal non ha avuto fortuna prima nel sorteggio perché contro Berdych aveva già faticato nella finale di Baastad, vinta in tre set, poi sul campo perché prima di cedere al tie-break del terzo set aveva avuto a disposizione ben tre match point. Berdych, che compirà 20 anni il prossimo settembre, è un giocatore di talento che non ha ancora trovato la giusta continuità. L'anno scorso ha vinto il torneo di Palermo dominando Volandri, ma mi aspettavo da lui più rapidi progressi in questa stagione, nella quale ha perduto 16 volte nei primi due turni, prima di trovare finalmente la condizione che gli ha permesso di andare in finale a Baastad ed in semifinale a Washington. Non saranno certamente felici gli organizzatori di Cincinnati che speravano ovviamente di avere in finale una sfida tra Federer (che peraltro ha rischiato un po' anche lui) e Nadal ma l'appuntamento è comunque rinviato all'Open degli Stati Uniti, che inizierà a Flushing Meadows il 29 agosto. Purtroppo da Cincinnati non sono giunte buone notizie per il nostro tennis. Davide Sanguinetti ed Andreas Seppi erano stati eliminati nelle qualificazioni da avversari non irresistibili e di inferiore classifica. In quanto a Filippo Volandri, il nostro miglior giocatore, ha perso male al primo turno contro il belga Olivier Rochus. Una sconfitta accettabile in termini di classifica (Rochus è numero 34 in classifica, Volandri 37) lo è di meno il modo in cui Volandri ha giocato ed ha perduto un match in cui avrebbe sicuramente potuto e dovuto fare di più. Dopo aver vinto il primo set ed essere stato in vantaggio (3 a 2) di un break nel secondo, il livornese ha subito un parziale di undici games a uno commettendo ben 12 doppi falli. Che il servizio fosse la sua maggior lacuna era noto ma è inaccettabile che con una battuta da seconda categoria Volandri non abbia ancora imparato a piazzare l'80 per cento di prime palle. Un problema che un giocatore intelligente ed un buon allenatore avrebbero dovuto risolvere da tempo ma che invece rimane, insieme alla scarsa voglia di giocare e migliorarsi sui terreni veloci, la situazione che gli ha finora impedito di fare un importante salto di qualità. E così anche Volandri non riesce a fare il salto di qualità.