di FRANCO BOVAIO DOMANI è il giorno decisivo per il calcio italiano.
alle 14.00, a Roma, è fissato il Consiglio Federale rinviato giovedì scorso; alle 18.30, all'Hotel Cavalieri Hilton, si svolgerà la cerimonia della stesura dei calendari, con tanto di diretta televisiva su Mediaset. Una giornata intensa, che si svilupperà sull'asse Genova-Roma e che comincerà in Liguria, al Tribunale Civile, con qualche timore di ordine pubblico per i preannunciati presidi di molti tifosi genoani. Qui converranno gli avvocati del Genoa e quelli della Figc (Gallavotti e Medugno), con i primi che proveranno a convincere il giudice delle irregolarità procedurali che invaliderebbero il processo sportivo che ha portato il Genoa in C1 provocandone annullamento e ripetizione. Tesi che, se accolta, potrebbe indurre il giudice a ordinare d'ufficio l'iscrizione del Genoa in A in attesa del rifacimento del processo. Ciò potrebbe portare ad uno scontro giurisdizionale d'alto livello tra giudice civile da un lato (il Vigotti) e giudice amministrativo dall'altro, il Tar del Lazio, che proprio venerdì, su ricorso della Lega di C, aveva ordinato alla Figc di sbrigarsi a fare i calendari rilevando il difetto assoluto di giurisdizione del giudice civile in materia di illecito sportivo ex legge 280/2003. A proposito di questa della quale, però, c'è anche la possibilità che il Vigotti sollevi una questione di incostituzionalità. Ne avrà il coraggio? Se il magistrato ligure dà ragione al Genoa occorrerà vedere la reazione della Figc, che forte della sentenza del Tar del Lazio potrebbe andare avanti per la sua strada, inserire il Genoa in C1 e fare i calendari. Se, invece, il giudice Vigotti ritirerà la sua ordinanza dando torto al Genoa tutto sarà risolto, anche se alla società rossoblu resterebbe la teorica possibilità di ricorrere ancora al Collegio Giudicante. Impossibile prevedere che le parti accedano ad una transazione proposta dal giudice del tipo Genoa in B e tutti d'accordo. Per la Figc sarebbe un gravissimo ed inaccettabile precedente. Risolta la grana ligure, alle 14.00 parte a Roma il Consiglio Federale, al cui ordine del giorno ci sono i casi di Lodo Petrucci (dovrebbero essere accolte le domande di Torino, Perugia e Salernitana) e la conseguente integrazione ai vari campionati; le nomine dei giudici della Corte Federale e degli Organi di Giustizia Sportiva (che potrebbero far saltare i due giudici della Caf autori dei bigliettini mostrati da Preziosi); la stesura dei calendari. Per la Figc questo dovrebbe essere l'atto finale della rovente estate del pallone, anche se alla Procura di Salerno c'è un esposto del presidente Aliberti (che chiede alla Figc gli atti di iscrizione di tutte le società professionistiche), se Gaucci pure minaccia di andare da giudice ordinario e se da Bologna Gazzoni fa sapere che di questo calcio in cui si tollera tutto "soprattutto da parte di chi fa le cose in malo modo" non ne può più e medita l'abbandono.