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Ciotti e Bani speranze fra alto e giavellotto

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Il clima di delusione per la defaillance dei maratoneti azzurri potrebbe influenzare anche l'allieva di Piero Incalza che si troverà a competere sulle strade di Helsinki con le più forti atlete al mondo. Nella lista delle 65 iscritte spicca la britannica Paula Radcliffe, la grande delusa della maratona olimpica di Atene, che intende rifarsi anche del nono posto ottenuto nella finale iridata di un 10mila metri che a quanto da lei stessa dichiarato, doveva servire a sciogliere le gambe in vista della 42km. L'assenza della campionessa olimpica, la giapponese Takahashi, vede come favorito il duo africano, la keniana Ndereba, campionessa mondiale in carica e argento ad Atene, e l'etiope Tulu, bronzo olimpico. Quasi sicuramente la Radcliffe non rinuncerà alla solita galoppata di testa, destinata a fiaccare le velleità delle altre maratonete, facendo attenzione ad un percorso che come quello olimpico, presenta diverse asperità molto più congeniali alle falcate leggere delle specialiste africane. Lo «scricciolo» italiano, alla sua terza esperienza mondiale, dovrà fare tutto da sola e non avrà neppure l'agio della presenza di una compagna di squadra, vista l'impossibilità da parte dell'entourage azzurro di schierare una formazione competitiva per la Coppa del Mondo nella quale le giapponesi puntano al bis. È reduce dall'argento conquistato nella mezza maratona ai Giochi del Mediterraneo di Almeria (Spagna) e vanta come migliore risultato in carriera, la quinta piazza nella maratona di quei campionati europei di Monaco, che nel 2002 videro la vittoria di Maria Guida. La signora Caimmi si presenterà al via con l'11 tempo di iscrizione ma se saprà dosare emozione ed energie non è escluso che possa regalarci qualche bella emozione. Nella finale pomeridiana dell'alto ci sarà anche Nicola Ciotti. Il carabiniere è riuscito a valicare l'asticella a quota 2.27 nella qualificazione che ha invece sacrificato Andrea Bettinelli e Alessandro Talotti. Eliminato a sorpresa anche il sudafricano Freitag e dunque la lotta per il titolo dovrebbe interessare lo svedese Holm e l'ucraino Sokolovskiy. Nella pedana del giavellotto si giocherà le sue carte la giovane Zahra Bani che in qualificazione ha scagliato l'attrezzo a 60,09. Non avendo nulla da perdere la piemontese di origine somala potrà tentare l'accesso nella finalissima riservata alle prime otto. Sarebbe davvero una bella soddisfazione per coronare il suo esordio mondiale. G. Esp.

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