VINCE IL TROFEO BIRRA MORETTI
Per ragioni di ospitalità (al Napoli è riservata la chiusura), il piatto forte, Juventus-Inter, viene consumato subito. Mancini, superato brillantemente il primo esame vero (l'andata del preliminare di Champions League), può dedicarsi a mente fresca alle prove: quindi dentro Figo, Pizarro, Samuel, Wome, con Cruz e Recoba a fungere da coppia d'attacco e Adriano-Martins in panchina. Capello invece schiera la Juve migliore (quella senza Del Piero), e i suoi partono con la marcia giusta: 2-0 in appena 10', due colpi di Ibrahimovic che si conferma già in gran forma. Al 1' i bianconeri vanno in vantaggio: Trezeguet appoggia verso la porta un pallone spiovente dal corner, ma prende il palo. Sul rimbalzo Ibra è lì e segna di testa. Al 10' lo svedese raddoppia: Emerson gli tocca palla su punizione da 25 metri, Zlatan trova un esterno che trafigge Toldo. Il portiere prende gol sul suo palo, il che non è ovviamente un gran viatico per convincere Mancini a non preferirgli Julio Cesar come titolare. L'Inter non illumina la scena, la Juve macina ancora: al 21' Ibrahimovic trova una bella verticalizzazione per Trezeguet, che va a segnare con bel tocco morbido, ma Trefoloni annulla per fuorigioco. C'era l'offside? Forse no. Per la serie «se Recoba avesse due piedi», al 22' il Chino scende centralmente assai bene, ma il fatto di ritrovarsi la palla sul destro gli inibisce il tiro; opta allora per un passaggio troppo lungo a Cruz. Finisce così il minitempo. Quando il gioco riprende, il calo di qualità è palpabile. Camoranesi si fa male al ginocchio (niente di grave) ed esce. Fuori pure Ibrahimovic (vittima della solita inutile rudezza di Materazzi) e Figo (gli subentra Arrieta, ex Cervia: pure questa dovevamo arrivare a vedere, uno dei più forti giocatori dell'ultimo decennio sostituito da un divo da reality show), le poche emozioni coincidono con qualche tocchetto raffinato di Recoba, che al 35' spara da 20 metri un sinistro radente che esce di un niente. La Juve si porta a casa il 2-0, l'Inter resta in campo col Napoli. I padroni di casa giocano senza timore, e già al 2' Pià sfiora il gol con un pallonetto; al 5' Calaiò non impatta bene di testa a due passi da Toldo; al 13' ancora Pià fa il vuoto sulla destra, si accentra e tira, ma prende il palo: in mezzo all'area, Bogliacino ha comunque tutto il tempo di mirare e infilare il pallone sotto la traversa. L'Inter pareggia nel finale del minitempo, con un rigore (larghissimo) per spintarella di Grava su Figo. Tira e segna Recoba, ma dura poco: in avvio di miniripresa Pià fissa il 2-1, approfittando di un liscio di Arrieta e aggirando Julio Cesar. L'entrata di Adriano e Martins dà un po' di verve al gioco dell'Inter, ma il Napoli senza patemi difende il successo. Anche la Juve (con Del Piero in campo) sperimenta la voglia del Napoli: al 5' partenopei in gol su rigore di Sosa causato da un fallo di Pessotto su Montervino. Al 14' Varricchio, solo davanti a Chimenti, spreca una chance; al 15' il pari: Mutu da sinistra crossa bene, Zalayeta ci mette lo zampone e fa 1-1. Un palo di Mutu al 19' dà i brividi al Napoli, che cala nettamente, pur riuscendo a cavarsela fino alla fine. L'epilogo è agli shoot-out (si parte palla al piede dalla tre quarti e si hanno 6" per tirare). Zambrotta e Mutu sbagliano, Gatti e Capparella segnano, e il Napoli conquista il Trofeo Moretti.