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Italia con la marcia giusta Schwazer conquista il bronzo

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Quella bella e pulita di Alex Schwazer, che nonostante i suoi pochi 20 anni ha conquistato il bronzo, nella gara più lunga dell'atletica leggera, la 50 km di marcia nella quale occorrono esperienza, gran voglia di faticare e anche un pizzico di fortuna. Ma era probabilmente scritto che niente andasse storto in una giornata che ha visto il marciatore altoatesino andare contro anche alle indicazioni del suo tecnico Sandro Damilano, che gli strillava di essere più prudente, e buttarsi alla caccia di una medaglia che gli ha regalato oltre al primato personale, pure il nuovo record italiano di 3h41'54 (il precedente apparteneva a Giovanni Perricelli che vinse il bronzo agli europei di Helsinki '94 con il crono di 3h43'55). L'abbraccio è sincero e profondo con il suo allenatore Damilano e poi con il responsabile della marcia azzurra Visini, prima di esprimere la sua gioia: «Con il mio tecnico avevamo stabilito a quante pulsazioni dovevo marciare, lui mi diceva di rallentare ma io controllando il cardiofrequenzimetro ce l'ho messa tutta per riprendere il cinese Zhao (alla fine quinto in 3h44'45) e per avvicinare il russo Aleksey Voyevodin (secondo in 3h41'25): in effetti vederlo nello stadio a soli cento metri, è stata una sorpresa». Nella gara vinta dal perfetto russo Sergey Kirdyapkin (al personale di 3h38'08), il romano Marco De Luca è giunto 13esimo in 3h58'32 mentre Diego Cafagna è stato squalificato. Yelena Isinbayeva ha reso «quotidiano» il record del mondo e con 5,01 si è regalata oltre all'oro mondiale anche i 100 mila dollari previsti dagli organizzatori per chi stabilisce il new world record. Entusiasmante anche la sfida nei 110 ostacoli vinta dal francese Doucouré (13"07) di un solo centesimo sul campione olimpico, il cinese Liu e di tre centesimi sull'eterno americano Jhonson. La francese Arron (22"31) ha buttato al vento l'oro dei 200 perdendosi i piedi negli ultimi metri e lasciandosi infilare dalle due americane: oro alla 20enne Felix (22"16), davanti alla compagna a stelle e strisce Boone Smith (22"31). Strepitoso l'americano Wariner che ha abbattuto il muro dei 44 secondi nei 400 (43"93) precedendo il connazionale Rock (44"35) e il canadese Christopher (44"44). In chiave azzurra la mattinata ha regalato la promozione alla finale del giavellotto per Zahra Bani, che con 60,09 ha fatto segnare l'ottava misura, e per Nicola Ciotti nell'alto che ha valicato al primo salto la misura limite di 2,27. Clarissa Claretti si è piazzata al nono posto con la misura di 64,76 nella finale del martello vinta dalla russa Kuzenkova (75,10), Assunta Legnante ha conquistato la finale odierna scagliando il peso a 18,07. Eliminato invece il quartetto azzurro della 4x100 che non è riuscito a conquistare l'accesso alla finale a causa del cambio fuori settore tra Luca Verdecchia e Simone Collio (stesso destino per gli americani out al primo cambio). Un vero peccato perchè Massimiliano Donati e Andrew Howe avevano fatto il loro dovere ed il crono finale di 38"68 sarebbe stato il primato stagionale a soli tre centesimi dalla qualificazione. Il quartetto femminile (Sordelli, Calì, Grillo, Salvagno) ha fatto una buona impressione col suo quinto posto in 44"03 che però non è stato sufficiente per la finale. Oggi l'Italia si giocherà il tutto per tutto con i maratoneti guidati dal campione olimpico Stefano Baldini (ore 12.20).

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