Siviglia scavalca Dellas La festa di Mudingayi
Poi la Lazio inizierà a pensare anche alle cessioni. A oggi sono trenta gli uomini a disposizione dell'allenatore laziale: troppi per affrontare una stagione in cui non ci saranno impegni europei. L'attenzione dei dirigenti biancocelesti al momento è focalizzata su un altro centrale di difesa da poter aggregare all'organico attuale: Sebastiano Siviglia sembra essere favorito sul greco Dellas, pallino del presidente Lotito. Alla fine deciderà Delio Rossi che sta valutando le due alternative. Siviglia ha già avuto modo di lavorare con l'ex allenatore dell'Atalanta: ha il vantaggio di poter essere impiegato sia come centrale che come esterno di destra e, qualora Massimo Oddo dovesse essere ceduto, è un particolare da tenere in considerazione. Il difensore approderebbe alla Lazio a titolo gratuito, così come l'ex romanista Dellas che sarebbe pronto a rinunciare ad una somma cospicua di ingaggio pur di vestire la maglia biancoceleste. Con l'arrivo di Siviglia o Dellas il reparto di difesa è da considerarsi completo, ma un'eventuale partenza di Oddo potrebbe spingere i dirigenti a cercare un vice Belleri. A centrocampo la Lazio cerca un esterno che possa all'occorrenza sostituire Behrami o Cesar. La prossima settimana la Lazio tornerà alla carica per il cileno Jimenez: al momento le pretese della Ternana sono ritenute eccessive, ma ci sono margini per poter intavolare una trattativa. Intanto è previsto nelle prossime ore un incontro col polacco Kosowski, esterno del Wisla Cracovia nell'ultimo anno in forza al Kaiserslautern: potrebbe essere lui il colpo finale del mercato biancoceleste. Domani è atteso a Roma l'ultimo acquisto Gabi Mudingayi, mediano congolese nella passata stagione protagonista con la maglia del Torino. Il giocatore questa sera sarà a Latina per vedere all'opera i suoi nuovi compagni di squadra. «Sono molto soddisfatto di approdare in un club importante come la Lazio — ha dichiarato il mediano africano — da bambino sognavo di giocare in una grande squadra italiana, e una di queste era proprio la Lazio. È stato semplice scegliere: sono sposato con una ragazza di Formia, e quando è arrivata la proposta della società non ci ho pensato due volte. All'inizio avevo un po' di timore: Roma è una piazza esigente ma alla fine mi sono convinto anche grazie a Di Canio. Ho avuto modo di parlare con lui per telefono, lo seguivo quando era uno dei protagonisti del calcio inglese. Mi ha dato una grande carica, mi ha tranquillizzato e mi ha messo a mio agio: è stata una telefonata salutare. È bastato parlare un minuto al telefono con lui per capire di aver fatto la scelta giusta». Sim. Pie.