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Il Sudafrica dopo l'Australia travolge anche gli All Blacks

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Si dice che il punto in cui le acque si mischiano sia l'origine di una nuova energia, un nuovo inizio. Ieri allo stadio Newlands si sono scontrati due mondi, due modi di vivere il rugby, quello sudafricano e quello neozelandese. La battaglia è stata terribile, ma alla fine gli Springbocks hanno prevalso imponendo le leggi del proprio mondo ai guerrieri del Pacifico. Il punteggio finale, 22 -16, testimonia di un match combattuto sul filo dell'equilibrio ma, per quanto prodotto sul campo, i sudafricani avrebbero potuto raccogliere di più. Straordinaria la prova del pack di Jack White, capace di mettere una pressione selvaggia sui playmakers neozelandesi. Ne hanno fatto le spese prestissimo il mediano di mischia Keller, costretto ad uscire dopo un colpo ai limiti dell'intimidazione di Matfield, e l'apertura Carter, assolutamente sotto tono rispetto alle precedenti uscite ed incapace di guidare il gioco. Partono subito forte gli Springbocks e la loro furia li porta sul 13-3 già dopo venti minuti, grazie ai calci di Montgomery e Pretorius e ad una meta di De Villiers capace di intercettare l'ovale spezzando una bella trama degli All Blacks e di volare per 60 metri fino alla terra promessa. Rabbiosa la reazione dei neri di Henry che porta L'ala Ricoh Gear, devastanti le sue accelerazioni, a violare la linea di meta in capo ad un attacco che ha impegnato il campo per tutta la sua larghezza. Gli ospiti raggiungono il pareggio con i calci di Carter, il match è una battaglia, omerici gli scontri fra Schulk Burger e Collins impegnati a stabilire la supremazia in mezzo al campo. Il primo tempo finisce con il Sudafrica in vantaggio solo 16-13, ma si capisce che gli Springbocks hanno le chiavi del castello. La ripresa vive dei tentativi degli All Blacks che cozzano contro la selvaggia difesa del territorio dei sudafricani, che si trasforma spesso in conquista dell'ovale e contrattacco. L'asprezza dello scontro fisico fa gli attacchi sterili e, dopo altri calci piazzati, il punteggio si fissa sul 22-16. Festa grande per le strade di Cape Town, due vittorie su due per White ed i suoi. Sabato prossimo il match tra le sconfitte Australia e Nuova Zelanda deciderà chi ha il diritto di inseguire.

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