«Mancini è fenomenale Che coppia Kuffour-Chivu Antonio? Rimarrà». Il barese rischia una multa
Il tecnico giallorosso torna nella capitale con buoni segnali per il futuro, questi dodici giorni in Alto Adige gli hanno restituito una Roma che inizia a prendere la forma voluta e che gli assomiglia ogni giorno di più. Grande spirito di gruppo, voglia di lavorare e rimettersi in discussione. E come a sancire il punto di svolta, a dare il «la» al nuovo progetto, è arrivata anche la pace in famiglia. Difficile dire quanto durerà, ma lunedì notte, proprio prima dell'ultimo giorno del ritiro, Antonio Cassano ha fatto mea-culpa. Il barese ha avvicinato il dt Conti, al quale non rivolgeva parola da dieci giorni, chiedendo di parlare. Il colloquio, isolato, è durato circa un'ora nella quale il barese è tornato sui suoi passi, ha chiesto scusa e ridisteso l'ambiente. Già ieri mattina il barese aveva un altro piglio nei confronti del gruppo e i compagni, staff tecnico compreso, hanno recepito il messaggio e dato a Cassano l'ennesima possibilità. La cosa non cambierà molto nei rapporti con la società. La Roma non ha ancora deciso l'entità della multa da combinare al barese, ma il mea-culpa non varrà sconti. Resta in piedi, tra l'altro, tutta la questione legata al suo rinnovo di contratto. Spalletti è convito che Cassano rimarrà alla Roma, bisognerà vedere come e per quanto. I tifosi ieri hanno madato un chiaro messaggio al fantasista: «Antò, metti sta firma...». Intanto la squadra cresce e Spalletti non trattiene un sorriso. L'amichevole vinta tre a uno contro il modesto Bolzano (serie D) è stata solo la ciliegina finale su una torta che il tecnico ha impastato, amalgamato, giorno dopo giorno. Movimenti ripetuti all'inifinito, tanta corsa e grande lavoro sui fondamentali ma soprattutto un concetto di gruppo che a Roma sembrava scomparso. Così, al termine di questa prima parte della preparazione il bilancio di Spalletti è positivo. «Abbiamo fatto un ottimo lavoro, un lavoro che ci dà la base per costruire sopra qualcosa di buono. Nonostante quello che mi avevano detto in molti, ho trovato una grande disponibilità da parte di tutti i ragazzi. Ma abbiamo un gradissimo margine di miglioramento». Poi il tecnico, seppur a fatica, entra nello specifico dei singoli. Si parte da Cassano. «Credo che resterà alla Roma. Il ruolo? A volte esterno, altre più centrale. Contro il Bolzano per esempio è rimasto un po' troppo esterno, perché a volte si deve far trovare più accentrato». Piace la nuova coppia difensiva centrale Chivu-Kuffour e un elogio particolare il tenico lo dedica a Mancini. «L'ho trovato eccezionale, grande espressione fisica che a contatto fa ancora più effetto. I due difensori sono una gran coppia. Kuffour è più fisico, Chivu più tecnico, ma entrambi hanno sintetizzano al meglio l'espressione del loro ruolo». Una ciambella grossa così al giovane Curci che contro il Bolzano ha commesso, purtroppo, un altro brutto errore: ingenuità. «L'ha battezzata troppo facile, invece la palla era bagnata eh...Per me comunque va bene così, perché si è fatto vedere tranquillo. Ha la capacità e la maturità per fare il titolare». Ma non finisce qui, anzi la Roma è solo all'inizio. Ora due giorni di riposo poi Spalletti riprenderà il suo «martellante» lavoro. Questa Roma lo ha già conquistato.