Oggi il verdetto del Tar: Messina, Torino, Perugia e Napoli in attesa

Anzitutto si discuterà dell'ammissibilità o meno dei ricorsi presentati dal Napoli contro sei società di B (Arezzo, Ascoli, Brescia, Pescara, Piacenza e Vicenza) per il mancato pagamento dell'Inail. Quindi i giudici proseguiranno con l'esame dei ricorsi presentati contro l'esclusione di Messina e Torino per la serie A (con Bologna e Treviso alla finestra); Salernitana e Perugia per la B (Vicenza e Pescara interessate); Spal, Benevento, Gela, Rosetana, Imolese e Torres per la C. Diverse tra loro le posizioni di ciascuna società. Il Messina punta a far valere la non perentorietà dei termini entro cui mettersi in regola (spostata dal 30 giugno al 12 luglio); sul fatto che entro il 12 luglio il suo debito Irpef era già stato sospeso dalla Giunta Regionale della Sicilia e sulla sanatoria della sua posizione avvenuta il 13 luglio grazie alla concessione di rateizzazione e al pagamento del primo versamento. Il Torino spera che l'intervento del banchiere Vitale possa fargli ottenere in extremis dagli istituti di credito la fideiussione di 40 milioni con cui sanerebbe la sua posizione debitoria. Il Perugia punta a confutare il concetto di perentorietà dei termini imposti dalla Figc per mettersi in regola e mira a far valere presso il Tar del Lazio la sospensiva del debito fiscale ottenuta dal Tar dell'Umbria. La Salernitana, infine, di fronte al Tar sarà spalleggiata anche dal Comune. Quindi ci sono le singole posizioni dei club di C. Di fronte ad un verdetto contrario si potrà fare ricorso in appello al Consiglio di Stato (8 e 9 agosto). Agli eventuali esclusi (tranne il Messina) non resterebbe che sperare nel lodo Petrucci, che sarà valutato nel prossimo Consiglio Federale del 10 o 11 agosto. Il 5 agosto si riunirà la Caf per il caso-Genoa: ieri giallo su una lettera inviata dal presidente della Disciplinare, Franchini a un tifoso. «Sulla decisione pesano vicende extracalcistiche».