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L'Uefa bandisce fedi e collane

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Collane e anelli, a dire la verità, erano al bando già da tempo, ma «c'era stata tolleranza, troppa», per dirla con il presidente degli arbitri italiani, Tullio Lanese. Così la Uefa ha detto basta, inviando agli organi competenti di ciascuna nazione una circolare che dovrà essere tassativamente applicata, a partire dalla prossima stagione. Adesso, ha chiarito ancora Lanese, «non basterà fasciarsi l'anello con il nastro»: semplicemente, non ci potrai più entrare in campo. Così come non si vedranno più pezzi di orecchio avvolti in palle di nastro bianco, per proteggere il prezioso gioiello, ed evitare che qualcuno, aggrappandosi, ti strappasse via un pezzo di faccia. Si dovranno lasciare fuori dal prato pure la collana o il braccialetto portafortuna. Più complicato s'annuncia il controllo dei piercing, soprattutto al rientro dalla stagione estiva. Ancora permessi, fino a nuova circolare, i tatuaggi: nel caso, mezza serie A starebbe a guardare davanti alla tv.

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