Barros vola, male Rossi e Biaggi
Valentino tredicesimo dopo una caduta, settimo il romano. De Angelis primo nella 250
Il romano, il miglior azzurro della prima giornata di prove libere della classe MotoGp, è solamente settimo assoluto, il pesarese ha intascato un deludente tredicesimo posto e una caduta. Nessun danno se non al morale, e la cosa vale per entrambi. Per Max, arrivato con tante speranze tra i boschi della Sassonia, soprattutto col sogno di bissare l'unica vittoria della passata stagione sulla pista tedesca, per Valentino che il circuito bonsai del motomondiale non l'ha mai digerito. Li unisce, nella sventura, una moto imperfetta. Che la Honda non sia un fulmine di guerra è risaputo, che quella del romano sia puntualmente peggiore dell'altra targata Hrc dello statunitense Nicky Hayden no. Ma le cose sembrano proprio così. Come se il colosso di Tokio avesse suggellato un patto col diavolo Yamaha. Per lasciarlo vincere in tutta tranquillità nell'anno del cinquantesimo anniversario e poi riprendere la rivalità di sempre. Apparentemente strano per tutti, non poi così tanto per i giapponesi. Chi calca le piste da decenni ricorda il famoso trattato di non belligeranza che strinsero le tre grandi sorelle del Sol Levante a fine anni '80. Vietava la concorrenza nello strapparsi i piloti. Lo rispettarono. Non si spiega altrimenti come mai, a parte i problemi legati alle gomme, la Honda di Biaggi soffra puntualmente. Max ha spinto, il chattering l'ha tarpato. Eppure è stato quinto e settimo, settimo assoluto. Ma infuriato. A tal punto da scappare via a prove finite, senza lasciare dichiarazioni alle Tv. Valentino ha fatto, invece, il simpaticone. Spiegando che riesce ad essere veloce solo correndo in scooter tra il camper e il box della Yamaha. Perché la sua moto blu su questa pista dannata per lui soffre di instabilità all'avantreno. Intanto le prime prove hanno visto svettare Alexandre Barros, nonostante due cadute. Il brasiliano ha preceduto un Sete Gibernau rinato, pronto a rilanciare la sua sfida, e lo statunitense Nicky Hayden. In lizza per il mondiale dei secondi c'è più che mai anche Colin Edwards, terzo assoluto nelle prime prove del mattino, terzo a un solo punto da Melandri in campionato ma poi nono assoluto. Rediviva anche la Ducati, con lo spagnolo Carlos Checa, quarto. L'altra, quella di Loris Capirossi, è finita undicesima. Peggio è andata a Marco Melandri, quattordicesimo. Se hanno deluso in MotoGp, gli azzurri si sono rifatti nelle cilindrate minori. Conquistando entrambe le pole-position provvisorie, tutte marchiate Aprilia. Quella della quarto di litro con il sammarinese Alex De Angelis, che ha preceduto Jorge Lorenzo e Daniel Pedrosa, nella minima cilindrata con Mattia Pasini.