Franza in Figc: esposto contro il Bologna
Gazzoni: siamo in regola. Il Genoa spera nella riammissione in B. Galliani: la giustizia è autonoma
Poi via con i calendari, chi è dentro è dentro chi è fuori è fuori e tutto il baraccone continuerà a girare come se nulla fosse accaduto, anche se il sottosegretario al Ministero dell'Economia Molgora ricorda che «Ci sono molte società che se hanno soddisfatto le esigenze della Federcalcio non hanno soddisfatto le nostre, e dalle quali attendiamo i versamenti delle imposte e si tratta di somme molto elevate» e fa poi gli esempi di Reggina e Genoa. Intanto diventa sempre più difficile spiegare agli inferociti tifosi delle squadre coinvolte che da quest'anno non si scherza più, anche perchè l'inevitabile passaggio dalla larghezza di manica delle stagioni passate (ricordate i meriti sportivi che fecero saltare una categoria alla Fiorentina?) alla restrizione più totale non poteva che provocare il tutti contro tutti all'insegna del perché a lui si e a me no? E così ieri il presidente del Messina Franza ha presentato alla Procura della Figc un bell'esposto contro il Bologna in cui rimprovera «particolari e sofisticate operazioni commerciali/finanziarie la cui imputazione ai bilanci sembrerebbe essere stata effettuata in modo "elusivo" della normativa federale vigente al fine di ottenere il rispetto dei parametri richiesti per le iscrizioni ai campionati». I tifosi messinesi si sono scagliati anche contro Maurzio Zamparini, presidente del Palermo e vicepresidente di Lega: «Predica bene e razzola male», hanno dichiarato. Conti non in regola, secondo il Messina, che riguarderebbero le iscrizioni agli ultimi quattro tornei di A di quello che è stato il paladino della crociata contro il così detto doping amministrativo: Gazzoni Frascara. «Tutto il calcio è in crisi. Loro alla Camera di Conciliazione ci hanno spulciato i conti e noi ora facciamo altrettanto» sottolinea Franza, a cui Gazzoni risponde: «Di ciò che fa non mi interessa nulla. I miei bilanci sono certificati dalla Covisoc e dalla Coavisoc, Presenti ciò che gli pare alla Corte Federale, non voglio neanche sapere cosa siano quei documenti». Se l'esposto contro il Bologna portasse a rilevare irregolarità contabili del club servirebbe solo ad inguaiare un'altra società, non a riammettere il Messina in A, atto che ormai può toccare solo al Tar del Lazio (2 agosto) o, eventualmente, al Consiglio di Stato, ai quali potranno presentare ricorso (anche solo per fax) pure il Perugia («L'ordinamento sportivo non può porre regole o essere applicato in maniera tale da violare la normativa statale» sostengono tra l'altro i suoi difensori), il Torino e la Salernitana. Sul fronte Genoa la squadra spera almeno nella riammissione in B tramite la Caf o un eventuale ripescaggio. Su tutte queste vicende il presidente della Lega Galliani resta zitto: «Non amo commentare le sentenze della giustizia sportiva o ordinaria — ha detto nel corso della presentazione della Coppa Italia — dico solo che la giustizia sportiva è autonoma e indipendente rispetto a Lega e Figc».