CASO-MEXES: LUNEDÌ IL RIESAME
Un incontro interlocutorio, quello tenuto ieri negli uffici di Villa Pacelli. Appeso a un filo il futuro di Antonio Cassano, sul quale hanno discusso per quasi due ore nel quartiere generale della famiglia Sensi l'avvocato Giuseppe Bozzo, Daniele Pradè e appunto, Rosella Sensi. Al fianco della dirigenza giallorossa c'era anche Enrico Bendoni, divenuto ormai qualcosa in più di un semplice consulente esterno. Il colloquio ha sortito l'effetto di aggiornare le trattative dopo l'ultimo vertice tra le parti avvenuto un mese fa. Stesso luogo, ma durata di quell'incontro fu protratta per più del doppio di tempo. Forse un indizio labile per decifrare in modo netto l'esito della complessa negoziazione, ma le parti sono, anche se in misura minima, un po' meno lontane. La Roma è arrivata ad offrire per il prolungamento una cifra pari a 3 milioni di euro per i prossimi 4 anni, fino al 2010. Un piccolo passo avanti rispetto ai 2,8 milioni proposti a giugno, ma non certo sufficiente per appianare le divergenze con la richiesta dell'entourage dell'attaccante, che sfiorano i 5 milioni annui. La sensazione è che presto andrà in scena un nuovo incontro, e che non dovrà trascorrere un mese in attesa di sviluppi. Per la Roma, si tratta di un primo mattone nella costruzione di un edificio architettonicamente complicato. Differente l'ottica del giocatore, che ha denotato la volontà societaria di confermare sostanzialmente l'ingaggio attuale percepito da Cassano. Lontanissimi, in ogni caso, dai 25 milioni in 5 anni offerti fino nel febbraio scorso. Bozzo ha ribadito alla società la volontà del suo assistito di rimanere a Roma, confermando l'intenzione espressa anche negli scorsi giorni dal giocatore ai tifosi. Menzione a parte merita il discorso relativo alle pendenze economiche legate ai diritti di immagine del calciatore, che sfiorano 1,5 milioni netti. In totale, per l'eventuale rinnovo si parla adesso di più di 15 milioni, un sacrificio che la società non può fronteggiare senza conoscere l'esito della controversia legata al caso Mexes. A parte il blocco imposto sul mercato, l'altra questione in sospeso, quella dell'indennizzo di 8,5 milioni da versare nelle casse dell'Auxerre, che non poco frena i piani operativi del club romanista. «Parliamo solo di calcio italiano, non di Cassano - aveva dichiarato ieri mattina prima della riunione Rosella Sensi, al suo ingresso al Consiglio di Lega, nella sede della Figc - Antonio è un giocatore sensibile e intelligente, ma ci deve essere comunque la volontà di entrambe le parti per prolungare l'accordo. Sono contenta che sia tornata l'armonia con i tifosi». Se davvero questa è l'intenzione delle due parti, a metà strada si potrebbe chiudere. La Juventus continua a restare alla finestra, il Real Madrid non accenna a compiere passi avanti per stringere. Una certezza c'è: per il prossimo mese l'intricato rebus di mercato continuerà a tener banco.