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Lazio all'Olimpico contro il Marsiglia

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Di fatto sarà l'esordio assoluto della formazione biancoceleste davanti al proprio pubblico. I tifosi potranno studiare e scoprire la prima Lazio griffata Delio Rossi, una squadra rinnovata nello spirito ma con i cromosomi della storia ben impressi nella pelle. A guidare l'assalto al clan dei Marsigliesi (terna tutta spagnola) ci sarà Di Canio, capitano senza fascia di una formazione che farà dell'entusiasmo e delle motivazioni il proprio punto di forza. È una Lazio che ha tanta voglia di far bene ma che, in mezzo al campo, presenta ancora diverse lacune che dovranno essere colmate. Sarà una formazione in emergenza quella di questa sera: Lequi e Rocchi con ogni probabilità non saranno della partita. Al loro posto l'allenatore punterà sull'entusiasmo del giovane Sannibale - per lui esordio assoluto all'Olimpico - e sulla voglia di riscatto di Muzzi, autore del gol del pareggio contro i finlandesi del Tampere. «Le possibilità di vedere in campo Lequi e Rocchi sono poche - ha dichiarato il tecnico - non vale la pena rischiare, scenderanno in campo soltanto se saranno al meglio della condizione fisica». Difficile ipotizzare l'impiego dei due calciatori anche se lo staff medico fino all'ultimo istante proverà a recuperarli. «Il Marsiglia è l'avversario peggiore che ci potesse capitare - ha proseguito Delio Rossi - è una squadra molto tecnica, una formazione di grande qualità che gioca bene a calcio. Hanno il vantaggio di avere una condizione fisica migliore rispetto alla nostra: loro faranno il loro esordio in campionato nel prossimo week-end, mentre noi siamo ancora lontani dalla migliore condizione atletica. Pur avendo effettuato un buon lavoro in questa prima parte di ritiro, siamo ancora carenti dal punto di vista della brillantezza». Di certo quella di questa sera sarà una Lazio pronta a vender cara la pelle al cospetto di una compagine decisamente più forte dal punto di vista tecnico. Rossi si aspetta una formazione che scenda in campo con il coltello tra i denti, un gruppo capace di di combattere e soffrire, una squadra che sappia essere squadra anche e soprattutto nei momenti di difficoltà. «Il mio augurio è quello di vedere in campo un gruppo indomito: spero che la mia squadra non si accontenti mai del pareggio, il mio desiderio è quello di vedere una formazione determinata, arrembante che abbia la volontà di fare sempre meglio. Di me vorrei che si dicesse che ho dato un gioco ed un'anima a questa squadra: se riuscirò in questo mio intento potrò ritenermi soddisfatto. Contro il Marsiglia sono curioso di vedere la mia squadra con due partite in più sulle gambe». Formazione già disegnata con la conferma di Matteo Sereni tra i pali. In difesa solita linea a quattro con Belleri, Cribari, Sannibale e Zauri. Invariato il reparto centrale dove il tecnico affiderà le chiavi del centrocampo a Fabio Liverani. Firmani sarà impiegato in interdizione davanti alla difesa con Cesar e Manfredini sulle corsie esterne. In attacco, data per scontata l'assenza di Rocchi, Di Canio farà coppia con Roberto Muzzi. L'allenatore ha deciso di convocare per la partita di questa sera anche Dabo e Tare, ma i due calciatori partiranno dalla panchina. «Le differenze tra noi ed il Marsiglia sono tante - ha dichiarato l'allenatore archiviando il capitolo semifinale - per la Lazio è un test proibitivo, giocheremo senza fare calcoli. Di questi tempi è necessario dare la giusta importanza ai risultati: preferisco ottenere un risultato veritiero piuttosto che una vittoria che nasconda le nostre lacune». L'ultima battuta del tecnico laziale riguarda Valon Behrami, ultimo arrivato in casa laziale. «Non ho fatto richieste - ha dichiarato Rossi - è un giocatore che ha caratteristiche da Lazio. Sono un allenatore, non un manager all'inglese: credo che un tecnico non deve essere deputato a fa

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