Intercettazioni ok, Genoa nei guai
Validi i colloqui telefonici, il club rischia la C. Napoli, strada in salita
La Disciplinare ha ritenuto buone anche le intercettazioni telefoniche che, secondo la Procura Federale, proverebbero la combine. «Il loro utilizzo rientra anche nelle previsioni del codice della privacy, perché acquisite dalla fonte giudiziaria», ha sostenuto il procuratore Palazzi e la Commissione gli ha dato ragione. Il Genoa rischia grosso: non solo la revoca della promozione in A, ma addirittura la retrocessione all'ultimo posto della classifica di B e la conseguente discesa in C1. Che tirasse una brutta aria, d'altronde, lo si era capito anche dalle parole di Preziosi: «Mi sento come uno che finisce sotto al tram». Ieri il Coni si è anche riunito per decidere sui ricorsi del Napoli contro l'iscrizione al campionato di B di dieci squadre (Arezzo, Piacenza, Ascoli, Mantova, Catania, Crotone, Pescara, Vicenza, Triestina e Brescia) per il presunto mancato versamento dei contributi Inail. Accusa alla quale le società chiamate in causa hanno risposto con l'inammissibilità della documentazione presentata dal Napoli. La decisione è attesa per martedì.