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di SIMONE PIERETTI LA LAZIO accede alle semifinali Intertoto pareggiando per uno ...

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Forti del rotondo successo ottenuto nel confronto di andata i biancocelesti sono scesi in campo senza patemi d'animo. Rossi, a corto di alternative, ha confermato il medesimo schieramento senza cambiare alcun elemento: del resto la risposta più che positiva arrivata dopo il 3 a 0 dell'Olimpico e l'indisponibilità di elementi del calibro di Oddo, Baronio, Piccolo, Dabo e Inzaghi hanno suggerito al tecnico di Rimini di scegliere gli stessi undici. Una pioggia battente accompagna le due squadre in campo, sugli spalti ampi spazi vuoti con la rumorosa presenza di supporters biancocelesti del Lazio Club Finlandia. E' una Lazio guardinga sin dalle prime battute di gioco che controlla agevolmente le trame offensive degli avversari senza correre rischi. Il primo tiro in porta dei biancocelesti arriva al 15' con Manfredini che prova la conclusione dalla media distanza senza impensierire il portiere locale Kaven. Nonostante le condizioni del terreno di gioco reso pesante dalla pioggia Di Canio e compagni hanno sfruttato la migliore tecnica individuale per controllare la manovra e fare del possesso palla un punto fermo del proprio gioco. I finlandesi non trovando sbocchi offensivi cercano la via del gol dalla distanza, ma al 23', sul gran destro di Wiss, Matteo Sereni risponde con prontezza di riflessi respingendo con i pugni un pallone velenoso poi messo in angolo da Zauri. Ma la risposta dei ragazzi di Rossi è immediata: quattro minuti dopo, su azione d'angolo calciato da Cesar, Firmani svetta più in alto di tutti e di testa impegna severamente Kaven. Il cronometro corre verso la fine del primo tempo ed il Tampere prova ad impensierire la retroguardia biancoceleste: al 33' è ancora Wiss ad impegnare con un destro tagliente sul primo palo il portiere laziale che si salva agevolmente. Funziona bene le cerniera di centrocampo dei capitolini, così come la copertura della corsie esterne: è una Lazio sorniona che sonnecchia ma non dorme. Poche le conclusioni in porta, ma altrettanto scarse sono le occasioni concesse agli avversari. Lehtinen mette ancora alla prova Sereni che vola a deviare in angolo una conclusione dalla media distanza, ma al riposo è zero a zero. Nella ripresa la partita continua sulla falsa riga dei primi quarantacinque minuti di gioco: la Lazio si limita a controllare, addomestica l'avversario senza mai spingere troppo sull'acceleratore. Ma quando i laziali si propongono in avanti, la difesa scandinava inizia a ballare. Lequi offre un pallone filtrante a Rocchi che controlla e scarica su Kaven in uscita. Pochi minuti dopo è Cesar che conclude a botta sicura dopo un'uscita a vuoto del portiere finnico: il sinistro del sudamericano è respinto sulla linea da Rasanen. Il Tampere avverte il pericolo, cerca di limitare i danni senza cercare fortuna nella metà campo dei biancocelesti. Liverani ci prova su calcio di punizione ma Kaven ha i riflessi pronti e mette in angolo. Rossi inizia la girandola delle sostituzioni inserendo Muzzi e Pandev al posto di Rocchi e Di Canio. Un raggio di sole illumina l'ultima parte della sfida ormai senza storia: Lahtinen prova la bicicletta ma la sua rovesciata arriva lenta dalla parti di Sereni. Il neoentrato prova ancora a sorprendere l'estremo difensore laziale che vola sulla propria sinistra per respingere la forte conclusione ravvicinata. Sembra una questione personale tra il portiere laziale ed i propri avversari: neppure la pacifica invasione di un uomo nudo lo distrae sulla punizione di Wiss che l'estremo difensore mette in angolo. Dalla bandierina nasce il vantaggio dei finlandesi con Wiss che salta da solo nel cuore dell'area di rigore e segna di testa. I giocatori della Lazio si guardano negli occhi, mettono la palla al centro e vanno a pareggiare: assist di Cesar, tocco felpato di Muzzi e palla nel sacco. Uno a uno e tutti a casa.

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