Genoa, dibattimento alla disciplinare
Il dibattimento è atteso per lunedì, massimo martedì. Poi gli eventuali condannati avranno tre giorni per ricorrere alla Caf. L'attesa in casa Genoa è snervante, anche se per tutta la settimana si è espressa fiducia nella giustizia ritenendo il deferimento un atto inevitabile. L'ansia di veder revocata la promozione, però, è reale, come sottolineato anche da mister Guidolin nel ritiro austriaco di Neustift: «Io ho firmato per la A, ma dopo poche ore è scoppiato tutto questo caso. Un eventuale retrocessione sarebbe un danno incalcolabile e questa incertezza ci impedisce di lavorare al meglio, visto che la testa è sempre lì». Parole che per qualcuno potrebbero celare anche la possibilità di un abbandono del tecnico nel caso di revoca della promozione. Ipotesi per scongiurare la quale il collegio difensivo genoano proverà da oggi a convincere la Disciplinare che i famosi 250mila euro trovati nell'auto di Pagliara erano solo l'anticipo dell'acquisto di Maldonado (e non la prova dell'avvenuto illecito sportivo) e che, per la legge sulla privacy, le intercettazioni telefoniche che hanno dato il via alla vicenda non possono essere utilizzate non solo nel campo del processo penale, ma anche in quello della giustizia sportiva. Ore dure, insomma, per il vecchio Grifone che lunedì potrebbe anche ritrovarsi in B. A quel punto non gli resterebbe che sperare nella Caf, che alla revoca della promozione potrebbe sostituire una forte penalizzazione nel prossimo massimo campionato.