A tre milioni dalla Mazda

Mentre l'attenzione generale è monopolizzata dalla sentenza del Tas di Losanna che ha tagliato le gambe alla neonata Roma di Spalletti, un'altra partita si sta giocando sui tavoli di Villa Pacelli. Dopo l'incontro inutile di lunedì scorso, la società giallorossa e il suo main-sponsor sono ancora più lontani. Il problema, ovviamente, è di natura economica. La Mazda ha offerto alla Roma un contratto molto simile a quello scaduto il 30 giugno scorso e che aveva legato la casa giapponese al club di Trigoria negli ultimi tre anni. In sostanza si trattava di una proposta composta da una cifra fissa (attorno ai 5 milioni di euro a stagione), più un'altra a «rendita» (si tratta del famoso rischio sportivo). In soldoni vorrebbe dire che la Roma, anche qualora dovesse incappare in un altra stagione «storta» come quella passata, andrebbe ad incassare circa 6.25 milioni. Ma la cifra salirebbe fino a 9 milioni se la squadra allenata da Spalletti dovesse centrare l'obiettivo qualificazione in Champions League. Ma la proposta è stata respinta al mittente dall'amministratore delegato della società Rosella Sensi che chiede dieci milioni e, cosa che ha fatto inevitabilmente arenare la trattativa, vuole firmare un contratto che legherebbe la Roma alla Mazda per un solo anno. È proprio questo lo scoglio più grosso per la casa automobilistica giapponese, per ovvie ragioni, è interessata solo a un discorso pluriennale: almeno tre stagioni. A questo punto le due parti, pur rimanendo in ottimi rapporti (la Mazda ad esempio non ha mai richiesto alla società tutto il parco auto messo a disposizione nonostante il contratto sia scaduto da quasi un mese) si guardano da lontano. L'offerta è sul tavolo e la Roma continua a prendere tempo: la Mazda aspetta notizie entro oggi (non è un ultimatum ma ci assomiglia molto). Intanto i giallorossi perdono soldi (all'eventuale accordo andranno decurtate tutte le amichevoli del ritiro estivo)... Che Rosella abbia pronta un'inattesa alternativa? Tiz