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Sponsor, slitta ancora l'accordo

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Il nodo è la lunghezza del contratto. Le parti restano distanti

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Da una parte del tavolo tutta la nuova nomenklatura giallorossa, dall'altra il presidente di Mazda Motor Italia Carlo Simongini con staff tecnico a seguito. L'incontro c'è stato, i rapporti continuano ad essere ottimi, la stima reciproca, ma di firma nemmeno l'ombra. È lo stesso numero uno della casa giapponese a confermare il «nulla di fatto» di ieri. La prende larga Simongini, a margine della presentazione del restyling di Mazda 6 a Castagneto Carducci. La prende larga ma, una volta incalzato, snocciola tutta la sua perplessità per una trattativa che stenta a decollare. Una trattativa che solo qualche tempo addietro sembrava indirizzata verso un tacito rinnovo: le due parti erano e sono entrambe soddisfatte dei risultati ottenuti nello scorso triennio, eppure la firma sembra ancora lontana. «Non capisco - svela il giovane manager - sembrava tutto fatto e l'incontro di oggi (ieri, ndr) pensavo potesse portare alla firma del contratto, ma così non è stato. Hanno rimandato ancora tutto. Adesso? Ci sentiremo a breve giro, anche perché la stagione sta partendo e noi vogliamo rinnovare con la Roma. È stato un grande veicolo pubblicitario per noi, la gente ora sa che Mazda fa automobili e le fa di un certo tipo: siamo molto soddisfatti. Anche la Roma sembrava molto interessata e già nel passato giugno il presidente (Franco Sensi, ndr) mi aveva detto "Passa quando vuoi in ufficio che rinnoviamo subito, non c'è problema". E invece il problema ora c'è. Ripeto, non capisco. Noi ci siamo legati alla Roma di Batistuta tre anni fa, adesso vogliamo farlo con questo nuovo ciclo che parte, ma per firmare bisogna essere in due. È impensabile per noi fare un contratto di un solo anno». Già, qualche incomprensione di troppo come la durata del nuovo contratto che la Mazda vorrebbe siglare ancora per tre anni e che la Roma, inspiegabilmente, vuole chiudere solo per la stagione ormai alle porte: con tanto di remissione economica. Ma la Roma i soldi ce li sta già rimettendo. Oggi la squadra partirà alla volta di Castelrotto dove inizierà la preparazione estiva in vista della prossima stagione. Nei contratti, ovviamente, rientrano anche tutte le apparizioni durante le amichevoli comprese quelle del ritiro estivo e della tournée eventuale che la squadra farà prima dell'inizio del campionato. Quest'anno non sarà così, almeno per la prima parte in Valle D'Aosta, perché per l'occasione lo sponsor tecnico (la Diadora, ndr) è stata costretta a fornire ai giallorossi maglie e divise senza il logo dello sponsor giapponese. Di questo la Roma dovrà, inevitabilmente, rendere conto alla controparte che decurterà dalla proposta questo periodo. L'altro scoglio da superare è il cosiddetto «rischio sportivo». Il contratto che la Mazda ha proposto alla Roma è fisso fino a una certa cifra (qualcosa attorno ai cinque milioni a stagione per 3 anni) e poi ha dei bonus legati ai risultati. Insomma i tempi stringono e la Roma, almeno che non abbia una vera alternativa, deve stringere i tempi se non vuole ritrovarsi senza uno sponsor vero. La Mazda non ha dato ancora ultimatum, ma mai come adesso, il tempo è denaro. Se la trattativa con la Roma dovesse bloccarsi definitivamente la casa giapponese non metterà il budget in questione su un'altra squadra di calcio, ma potrebbe cercare un riscontro d'immagine in un altro sport: probabilmente la pallavolo. Tiz. Car.

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