Spalletti, parte l'avventura

Tifosi e semplici appassionati giallorossi, pendolari del mare compresi. Dei trentuno giocatori convocati da Luciano Spalletti il primo a raggiungere il centro sportivo «Fulvio Bernardini» è stato Stefano Okaka, il più giovane del gruppo, con più di tre ore di anticipo rispetto all'orario ultimo fissato delle 21. Dopo di lui Bruno Conti e uno dei volti nuovi, Samuel Kuffour in taxi, seguito alla spicciolata dai molti giovani che seguiranno i grandi nel ritiro di Castelrotto. Positiva l'accoglienza anche per Taddei e Curci, subissati dalle richieste dei cacciatori di autografi. Il brasiliano era accompagnato dall'inseparabile procuratore e amico Alessandro Lucci. L'hit parade del consenso è stata raggiunta, manco a dirlo, da Francesco Totti, giunto in compagnia della moglie Ilary. ìC'è solo un capitano": la folla romanista ha bloccato il vialetto antistante l'ingresso principale per acclamare il numero dieci e c'è voluto l'intervento di una volante della polizia per fargli guadagnare l'entrata. Contrastanti le reazioni della gente romanista all'arrivo di Ferrari. Qualcuno gli ha chiesto (e ottenuto) istantanee ricordo e autografi dal volante, altri lo hanno invitato invece in maniera piuttosto energica a lasciare la Capitale. A chi invece gli ha chiesto del suo futuro, l'ex centrale del Parma ha risposto lapidario. «Resto qui». Applausi e incoraggiamenti anche per Daniele De Rossi e Christian Panucci, che si sono intrattenuti con un manipolo di tifosi instancabili che hanno atteso fino a sera inoltrata. Vincenzo Montella è stato tra gli ultimi ad arrivare, accolto con i soliti cori a lui riservati. Eusebio Di Francesco era tra i giocatori, per lui si profila un ruolo da team manager, con la promozione ad altri incarichi per Tempestilli. Attesa vana invece per Cassano, entrato dall'ingresso secondario. Ilbarese è stato apostrofato a distanza da chi poco ha gradito la volontà di sottrarsi al primo benvenuto stagionale: «vattene da Capello». L'auspicio di chi ha a cuore le sorti della squadra giallorossa è che non si riparta proprio da un clima di malintesi ed equivoci. Beccato anche Perrotta, al quale alcuni tifosi hanno portato dei birilli da allenamento. In netto ritardo il brasiliano Mancini, atterrato a Fiumicino solo in tarda serata: ha avvertito la società e ha raggiunto il Fulvio Bernardini qualche ora dopo i compagni. Permesso straordinario per Dacourt, al quale la società ha concesso un giorno in più di riposo: arriverà solo questa sera. Tra gli ultimissimi ad arrivare ieri sera il francese Mexes che auspica una rapida soluzione alla vicenda che lo vede, suo malgrado, protagonista. «Mi auaguro — ha detto il francese — per i tifosi e per la società, che tutto si concluda nel migliore dei modi. Aspettiamo. La Roma? Adesso è una squadra da terzo posto». Da ieri sera è dunque partito il mini-ritiro romano. Cena e pernottamento tutti insieme. Da stamattina prenderanno il via i primi test medici che proseguiranno anche nella mattinata di domani. La squadra partirà poi, dopo il pranzo con un volo per Bolzano, prima di raggiungere l'hotel PostLamm di Castelrotto. Pur con molti asterischi e incertezze, la stagione della nuova Roma è già scattata. Dar. Ber.