L'Italia pesca dal «fondo» la prima medaglia a Montreal
Ha la faccia del ragazzino della regale provincia toscana la prima medaglia azzurra ai mondiali di Montreal: Simone Ercoli, 26 anni lo scorso 5 maggio, conquista il bronzo nella 5km e si inserisce in quella che da dieci anni è una tradizione per il fondo made in Italy. Diciotto i podi iridati conquistati da quando, dopo il '94, il ct Massimo Giuliani ha forgiato il dream team delle acque aperte. Nella giornata inaugurale di un Mondiale, questo canadese, che fa fatica a decollare tra ritardi e organizzazione in panne, il medagliere azzurro riempie intanto la prima casella: era successo già due anni fa a Barcellona, quando Viola Valli tinse subito d'oro il via della rassegna. La campionessa piemontese ha lasciato le gare, ma il fondo azzurro esiste ancora. Stavolta la zampata l'ha messa Ercoli, l'ex ragazzino indeciso tra la vasca e il mare. Montreal però è riuscito ad accontentarlo, rendendo il fondo una prova in acque più che libere semilibere. Il bacino che ospitò le gare olimpiche del canottaggio di 29 anni fa si è trasformato nel campo gara dei nuotatori sulle lunghe distanze: di fatto una grande piscina in cui le correnti o le epiche traversate tra meduse e squaletti sono solo un lontanissimo ricordo. L'acqua è piatta, nonostante l'acquazzone che per tutta la mattina si è abbattuto su Montreal, coprendo la città e l'isola di Sant'Elena in una nube soffocante. Tutto perfetto però per Simone, che a questa medaglia ci teneva troppo. Dopo la delusione ai mondiali di specialità di Dubai lo scorso anno, chiusi con il 16/o posto nella 10 km, Ercoli era arrivato a Montreal convinto di poter fare il risultato: acqua calda, fisico in forma, gruppo compatto. Già, perchè dietro i successi dei nuotatori eroici del mare c'è l'affiatamento di una nazionale, che pur avendo perso in poco tempo i suoi tre pezzi pregiati (prima della Valli era stato costretto a ritirarsi Luca Baldini, poi ha smesso anche l'altro veterano Stefano Rubaudo) trova sempre le energie e gli stimoli per guardare avanti. Il rituale è sempre lo stesso: il grido tutti in cerchio 'Italia, Italià prima che i compagni si buttino in acqua, e poi quella bandiera tenuta nascosta per scaramanzia prima di farla sventolare quando il primo di loro arriva lì, davanti agli altri. È toccato a Ercoli, quello che quando non nuota passa il tempo al Bar Italia con i suoi amici, ascolta Vasco Rossi e ora ha due sogni nel cassetto: vincere un titolo e entrare nella Polizia, per avere come altri atleti di sport non ricchi, le spalle coperte. Per il primo bisogna aspettare il prossimo appuntamento, per il secondo la chiamata è fissata al 25 luglio prossimo. Male Nicola e Tommaso Marconi qualificati per la finale dei tuffi dal trampolino dei tre metri sincro ai Mondiali in corso a Montreal, chiudono solo al settimo posto la gara del trampolino. Nelle eliminatorie i due fratelli romani si erano piazzati al quarto posto con il punteggio di 322.02. Prima la coppia cinese composta da Feng Wang e Chong He.