IN SELLA A UN'APRLIA RSV 1000
Non bastano i risultati ottenuti finora... ma dove vuole arrivare? «Più avanti possibile, mi piacerebbe almeno una stagione nel Mondiale magari in sella ad una Aprilia ufficiale. O magari correre la gara di Laguna Seca con una Superbike». Quando la prima volta in moto? «Avevo 4 anni con la Malaguti 50». Quando il gioco è diventato professione? «All'inizio tutto è cominciato per gioco, poi mi sono accorta che la moto diventava sempre più importante per me. Alterno tuttavia il mio lavoro di pilota con l'attività di camionista nell'azienda di mio padre». E la prima volta in pista? «A 14 anni nel circuito di Rijeka; ho provato subito delle emozioni molto forti; tutto ciò che avevo fatto prima non mi aveva mai regalato così tanta gioia». Quanto tempo si allena ogni giorno? «Un'ora e mezza in palestra oppure in alternativa vado in piscina o in bicicletta. Seguo i consigli alimentari del mio preparatore Ciro Pigneri che mi segue da un paio d'anni e mi sta aiutando a prepararmi per la gara di Suzuka. Aprilia mi ha chiesto di intensificare la preparazione in vista di una competizione così pesante. A Rijeka, prima di confermarmi l'impegno, mi hanno lasciato apposta senza benzina nelle prove libere per vedere se ero in grado di spingere, sotto il sole e con la tuta, la Rsv fino ai box per un paio di Km». Tempo libero o pe gli amici? «Generalmente il fine settimana, quando non sono impegnata con le gare.Gli amici di Vittorio Veneto sono anche i miei più accaniti fan e quando possono mi seguono anche alle gare. Purtroppo a Suzuka non potranno esserci ma mi hanno organizzato una festa prima della partenza. Hobby? «Mi piacciono molto gli animali e soprattutto le mucche. Il mio simbolo infatti è una simpatica mucchetta motociclista». Tracciato preferito? «In Italia è il Mugello mentre all'estero Rijeka». Ha un portafortuna? «Sì, il mio numero di gara (n° 84) che porto appeso al collo». A Suzuka cosa spera di ottenere? «In gare così lunghe ogni previsione è impossibile, lo scopo è quello di essere la migliore bicilindrica e possibilmente i primi di classe, l'Aprilia Rsv 1000 ha già ampiamente dimostrato di essere molto competitiva tra le stock». Cosa suggerice alle altre ragazze che si avvicinano alle moto da corsa? «L'importante è affrontare le competizioni un passo alla volta. Ritengo che, la nascita dei trofei femminili possa essere un buon trampolino di lancio per chi vuole intraprendere questa carriera».