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Rossi nuovo Harry Potter

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e la squadra che non c'è

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Stasera si parte col Tampere, senza pubblico per la squalifica dell'Olimpico e con una squadra ridotta ai minimi termini da una campagna acquisti per ora inesistente. Comincia in sordina la nuova stagione biancoceleste tra i mugugni di una piazza che si aspettava un ridimensionamento logico dopo l'epopea cragnottiana ma non credeva di dover assistere a una gestione del mercato perlomeno discutibile. Tante trattative, pochi affari e la consapevolezza che l'attendismo nel mondo del calcio difficilmente paga. Tant'è vero che molti presunti obiettivi (gli ultimi in ordine di tempo Dossena, Masiello e Colucci) sono andati a rinforzare squadre dal lignaggio anche più basso della Lazio. La società si è iscritta senza problemi al campionato, ha trattenuto Rocchi e Di Canio, ha risanato gran parte dei debiti avuti in eredità. Però non si può abusare della pazienza dei tifosi, non si può pretendere che Delio Rossi si trasformi in Harry Potter. Il tecnico è pronto a partire per l'avventura più importante della sua carriera ma servono giocatori bravi per vincere la battaglia della sopravvivenza. E il presidente lo deve accontentare in fretta.

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