Nel basket fuori la Scavolini
Perchè la Victoria Libertas Pesaro, più nota al pubblico come Scavolini è da ieri ufficialmente cancellata. L'attuale presidente Enzo Amadio, che era subentrato alla famiglia delle cucine nel giugno dello scorso anno, dopo una lunga serie di tira e molla, e successivamente all'impegno proprio del proprietario dell'azienda cuciniera ed altri imprenditori pesaresi che avevano garantito con 1 milioni e 200 euro l'ok, inutile, da parte della Lega, non s'è fatto carico di debiti pregressi verso Erario e tesserati per circa 500mila euro non apponendo la forma determinante per la Fip per dare il via libera all'iscrizione. Così la Comtec, l'organismo che vigila sui bilanci del basket non ha fatto altro che prendere la dura decisione. Pesaro non è iscritta al prossimo campionato di serie A e questa determina la perdita dell'affiliazione e del nome. Rabbia e disperazione si mescolano in riva all'adriatico. Pesaro, due scudetti nel 1988 e nel 1990, cercherà ora di ripartire dalla B d'eccellenza, cosa che fu concessa anche alla Virtus Bologna due stagioni orsono. «C'è grande amarezza — è il commento di Valerio Bianchini, il. tecnico che regalò a Pesaro il primo tricolore — per la scomparsa di un pezzo della storia del basket italiano».