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La Roma si è rimessa in moto: partita la preparazione Ieri primo allenamento a Trigoria degli ultimi arrivati

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«Confido che quella alle porte sarà la stagione della mia consacrazione. Lo scorso anno avevo un certo timore reverenziale», ha dichiarato ai microfoni di Rete Sport, «Il salto di categoria non era facile da assorbire per tutti noi giovani, che siamo stati chiamati in causa in un campionato molto difficile per la squadra. Sono stato spesso impiegato con mansioni a me non congeniali, sulle fasce. Io mi sento portato alla costruzione del gioco, rendo al meglio nel vivo dell'azione, ma non è mia intenzione far polemica. Un centrocampista moderno deve sapersi adattare in tutti i ruoli. Piuttosto, sento che quest'anno dovrò confermare le aspettative che vengono riposte in me. Se fallirò non cercherò alibi di alcun tipo». Comincia a sentirseli addosso i galloni da titolare: 30 presenze in campionato e ancora nessun gol. «Devo provarci con più convinzione, ho le caratteristiche per cercare la porta anche da lontano». Luciano Spalletti ripone una grande fiducia in lui. Sfumata ancor prima di decollare la trattativa Pizarro, la Roma è ancora alla ricerca di un interprete al quale affidare le chiavi del centrocampo. Nel ruolo mancante, quello del fulcro attorno al quale imperniare l'impianto di gioco della squadra, ora ci sarebbe lui. «Non ho ancora parlato con il nuovo allenatore, ma l'ho incontrato parlandoci una sola volta da avversario. Ne ho ricavato l'impressione di una persona seria, preparata e soprattutto adatta al momento che sta vivendo la Roma». Aquilani si è schierato anche sulle dichiarazioni non certo concilianti rilasciate nei confronti dell'ambiente romanista da Cesare Prandelli. «Sotto il profilo umano Prandelli non si discute, è una brava persona. Quando era a Roma aveva parole d'amore per la città e i tifosi perché stava qui, ora che non c'è più dice cose diverse. Se dovesse di nuovo essere l'allenatore della Roma probabilmente non avrebbe parlato in questo modo». Il centrocampista giallorosso si è espresso anche sul conto del suo giovanissimo compagno Curci. Solo un anno di differenza «Gianluca è un portiere validissimo e lo ha dimostrato anche nel finale della stagione, è molto giovane e deve crescere ma si è meritato il posto da titolare e sono sicuro che farà bene anche l'anno prossimo». Il regista di Montesacro ieri ha tenuto a battesimo il primo giorno da romanisti di Rodrigo Taddei e Shabani Nonda. «Fisicamente li ho visti già in buona forma, anche se non li conosco bene». Il terzetto è sceso in campo intorno alle ore 10.30 dopo una blanda seduta in palestra. Il preparatore atletico Paolo Bertelli ha seguito il primo allenamento dei giocatori, impegnati per più di un'ora sotto il sole e sotto lo sguardo del generale Di Martino. Come previsto, non c'era Samuel Kuffour, atteso a Roma entro stasera, dopo aver risolto i problemi personali legati al trasferimento in Italia. La prima parte di allenamento è stato basato sul potenziamento aerobico, la seconda è poi proseguita sul campo, dove i tre hanno inanellato diversi giri di corsa. Il programma di lavoro proseguirà fino a sabato con sedute mattutine, anche se il programma potrebbe essere modificato. Per venerdì è atteso nella Capitale anche Luciano Spalletti che, dopo la riunione tecnica di sabato, attenderà il raduno della squadra, previsto entro domenica 17 alle ore 21.

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