CANOTTAGGIO
Mornati, Leonardo, Dentale, Palmisano, Pinton, Frattini, N. Mornati, Verzotti, tim. Iannuzzi) per un pugno di centesimi — ha rovinato la scena ad un Italia che comunque esce da questa grande regata internazionale (l'ultima prima dei Mondiali di fine agosto in Giappone) con 3 ori, 1 argento (quello dell'ammiraglia superata per soli 63/100 dalla Germania) e 3 bronzi, prima nel medagliere davanti a Cina e Nuova Zelanda, che hanno entrambe affilato le armi: per i Giochi Olimpici 2008 gli insidiosi scafi di Pechino, per le gare iridate in Estremo Oriente gli all-blacks. I tre nostri successi li hanno ottenuti il 4 con (Risemini, Canciani, Loriato, Introzzi, tim. Lenzi), il quadruplo pesi leggeri (Mannucci, Gilardoni, Moncada, Pellolio) e l'otto (Gabriele, Del Gaudio, Di Somma, Scala, Goretti, Savie, Danesin, Vlcek, tim. Barattolo) pure leggero, con ogni vogatore max kg 72,5. Terzi sono giunti il doppio (Ghezzi, Gattinoni) ed i 2 senza, sia l'assoluto (Lari, Agamennoni) che il peso leggero (Amarante, Amitrano); quarta le uniche donne azzurre in finale, il doppio Sancassani-Schiavone. «Se sei mesi fa, quando abbiamo creato questa barca, mi avessero detto che a Lucerna saremmo giunti secondi avrei ballato dalla gioia — confessa Riccardo Dezi, il coach dell'otto italiano composto da sei vogatori (più il timoniere) dell'Aniene di Roma, uno delle Fiamme Gialle di Sabaudia ed un altro della Lario di Como — ci aspettavamo una forte partenza dei tedeschi con i quali però avevamo previsto di non perdere il contatto. Il miglior tempo nel secondo km non ci è bastato per recuperare, come avevamo preventivato, il secondo di distacco accusato nei primi mille metri». La Germania (una formazione giovane ma che per 5/8 era già arrivata quarta alle Olimpiadi di Atene) ha fatto segnare 5'27"32 contro i 5'27"95 dell'Italia, un tempo vicino al record del campo svizzero (5'23"15 l'Olanda nel 1999) grazie al vento a favore.