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Golden Gala, la notte delle stelle

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Quella di Roma è la seconda delle sei tappe della Golden League 2005, manifestazione ricchissima il cui montepremi finale è riservato agli atleti che riusciranno a vincere sempre la loro gara. Saranno infatti loro a dividersi il milione di dollari messo in palio dalla federazione internazionale. Dei 12 vincitori della prima tappa disputatasi a Parigi lo scorso primo luglio, ben 11 hanno accettato l'invito del direttore della riunione Luigi D'Onofrio, conferendo alla kermesse romana la solennità che si addice ai festeggiamenti delle sue nozze d'argento. La sfida tra l'uomo più veloce di sempre, Asafa Powell e il campione olimpico in carica Justin Gatlin sarà avvolta ancora da qualche dubbio riguardante le condizione del neoprimatista mondiale: «Mi sento bene, ma ancora qualche piccolissimo problema c'è — ha ammesso Powell nella conferenza stampa di ieri mattina — ma spero di poter essere sui blocchi di partenza». Anche Gatlin ha fatto un po' di pretattica alla vigilia lamentando un problema alla gamba sinistra emerso in occasione della sua ultima uscita agonistica di martedì scorso a Losanna. L'impressione è che il ghanese Aziz Zakari, (vincitore a Parigi con 10.04 con un personale stagionale di 9.99) possa essere il terzo incomodo con l'oro di Atene dei 200 Shawn Crawford e il portoghese Francio Obikwelu (argento nei 100 e quinto nei 200) pronti ad inserirsi da veri outsider. Da seguire la prova dell'azzurro Simone Collio. Altro duello da capogiro è quello dei 110 ostacoli tra il campione olimpico Liu Xiang e il quattro volte campione mondiale Allen Johnson. Il cinese ha evitato l'appuntamento di ieri con i giornalisti andando ad allenarsi di mattina mentre Johnson invece ha spiegato con grande simpatia la recente sconfitta di Parigi: «Quel giorno il francese Doucoure è andato più veloce di noi» e non è escluso che la storia si ripeta anche stasera. Inutile nascondere che uno degli uomini più attesi è Giuseppe Gibilisco il cui feeling con il pubblico romano è ormai consolidato dopo le gesta di due anni fa. Il finanziere campione del mondo ha ritrovato se stesso in Coppa Europa e sfiderà in pedana i migliori specialisti tra i quali il campione olimpico Timothy Marck e l'argento di Atene Toby Stevenson. Fari puntati anche nella pedana del triplo dove le italiane Magdelin Martinez e Simona La Mantia troveranno la russa Lebedeva che sta tornando alla forma migliore con la voglia di riscattarsi dalla sconfitta delle Olimpiadi. Manuela Levorato potrà riassaporare il gusto della grande atletica ora che si è garantita il viaggio per Helsinki grazie all'11.40 di Losanna: «Ma quella gara, fatta completamente da sola, non fa testo, in questo momento ho bisogno di gare tirate per tornare quella che ero prima. Questa è una stagione di passaggio — ha detto l'azzurra — con i tendini tornati normali credo che il prossimo anno potrò migliorare quello che ho fatto in passato, d'altronde dopo aver riposato due anni sarebbe pure ora». Dopo la sparizione della White e il declino della Jones, ambedue coinvolte in storie di doping, l'americana Felix è diventata un po' il riferimento della velocità femminile a livello mondiale e la prova capitolina sui 100 servirà in chiave di verifica per la rassegna iridata. Scintille anche nella pedana dell'alto con Stefan Holm e Jacques Freitag, rispettivamente campione olimpico e campione del mondo mentre tutte le gare di mezzofondo promettono spettacolo. A partire da quel 3000 siepi dove il primatista mondiale, l'alfiere del Quatar Shaeen sfiderà i suoi ex connazionali keniani Kemboi, Koech e Kipruto fino ad arrivare ai 5000 femminili con la fortissima keniana Masai pronta a difendere con i denti la sua recente vittoria parigina sui 3000 metri.

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