BOVO

L'anno scorso Cesare Bovo fu raggiunto dalla notizia di lasciare la Capitale nelle ultime ore del mini-ritiro di Irdning. Scuro in volto, il difensore centrale di Fiumicino apprese del trasferimento in prestito al Parma dove peraltro poi ha disputato una stagione più che dignitosa. La scorsa estate però c'era rimasto male, si attendeva una considerazione maggiore da parte di Prandelli, allora tecnico giallorosso. Poi ha giocato le Olimpiadi da protagonista per far crescere i rimpianti della Roma. Ha sfogato la rabbia in Grecia e poi nel Parma fino a riconquistare una possibilità per giocare con la maglia da sempre amata. Fra quindici giorni tornerà alla base, nella squadra dove è cresciuto. Roma e Palermo hanno rinnovato la comproprietà per un anno e stavolta Bovo si augura di fermarsi nella Città in cui è cresciuto. «Non conosco personalmente il nuovo tecnico — ha dichiarato ai microfoni di S.p.q.r su Radio Incontro — ma l'ho affrontato da avversario e ho potuto apprezzare il suo gioco brillante. Penso che potrà far bene anche alla Roma. Finora ho giocato sempre in una difesa a quattro, tranne alcuni esperimenti al Parma con Carmignani e credo di dare il meglio come centrale. Troverò una grande concorrenza nel mio ruolo, ma la competizione non mi spaventa». Dar. Ber.