La Roma affronta comproprietà mercato e i giudici del caso-Mexes
Se John Schumacher, portavoce della Fifa, avesse approssimato in dieci i giorni necessari per divulgare l'esito del dibattimento della corte di Zurigo, in settimana si conoscerà il destino romanista sul mercato. Trascrizione, traduzione del verdetto, poi la Roma rischierà grosso. In attesa del pronunciamento della Fifa, con il ricorso al Tas di Losanna già pronto, oggi la Società sarà impegnata a Milano. In Lega Calcio, a via Rosellini, dove si decideranno le sorti di 219 giocatori col futuro «a metà». Scadrà stasera il termine ultimo fissato per la risoluzione delle 14 comproprietà che riguardano la Roma. Le più importanti sono legate tra di loro e in ognuna c'è di mezzo il Palermo. Curci è praticamente già riscattato, ma qualche dubbio resta per le situazioni di Virga e Bovo. Già, perché l'operazione si è notevolmente complicata intorno al nome di Massimo Bonanni. Il centrocampista di Ostia è in comproprietà tra Roma e Vicenza e c'è il sospetto che dietro l'irremovibile volontà di non recedere dalla richiesta di 1,8 milioni di euro del club veneto si nasconda l'interesse di qualche squadra, vedi Sampdoria. Bonanni è stato espressamente richiesto a Rino Foschi da Del Neri, ma l'altro ostacolo è la richiesta di ingaggio che la Società rosanero reputa eccessivo. Bonanni è la chiave per sbloccare la partita di giro, ma la trattativa incrociata potrebbe complicarsi ulteriormente. Tra quarantotto ore si conoscerà poi il destino di Diego Rodolfo Placente. Giovedì, al termine della Confederations Cup in Germania, l'argentino tramite i suoi due agenti comunicherà la sua decisione, ma le parti torneranno ad aggiornarsi già da stamattina. Il lungo colloquio di venerdì scorso induce all'ottimismo, anche se c'è da lavorare per colmare la differenza economica emersa durante l'incontro di Trigoria. Quella appena iniziata potrebbe diventare la settimana decisiva anche per il futuro di Mancini. Già, perché se per Cassano i tempi di una probabile cessione non sono ancora maturi, la prima perdita dolorosa potrebbe essere quella del laterale di Belo Horizonte. Per lui restano in prima fila Inter e Juventus, con il club di via Turati che sembra avvantaggiato. La valutazione economica della Roma (circa 11 milioni di euro) è ritenuta per ora dagli acquirenti troppo esosa ma l'Inter è disposta semmai a inserire una contropartita tecnica per ridurre l'investimento. Ore calde anche per quel che riguarda trattative di secondo piano (almeno rispetto a Cassano e Mancini), ma non certo marginali. A cominciare da quella legata al possibile ritorno di Francisco Lima. Oggi il brasiliano sarà a Roma e concluderà l'iter burocratico per ottenere la cittadinanza italiana. Sbrigate le pratiche amministrative, domattina il suo agente Antonio Stinà sarà a colloquio con Daniele Pradè per valutare se permangono i presupposti per chiudere l'affare. La distanza economica tra richiesta e offerta è molto elevata (più di 700.000 euro), ma la volontà di incontrarsi dopo i contatti delle scorse settimane, aggiunta al nuovo status anagrafico del centrocampista, lasciano supporre che alla fine si possa trovare un accordo. Incertezza anche sul nome del portiere che affiancherà Gianluca Curci. Nelle ultime ore sembra aver guadagnato posizioni il nome di Alberto Fontana. Il trentottenne si è lasciato con l'Inter dopo una polemica al curaro nei confronti di Mancini e attende una proposta concreta dalla Roma. Il romagnolo ha ricevuto alcune richieste dalla B ma vorrebbe rimanere nella massima serie, anche disposto a far da riserva. Le perplessità vengono da Spalletti (il tecnico sarà nella Capitale a metà settimana), che vuol contare su un portiere «vero», in grado di giocarsi la maglia da titolare con la giovane rivelazione dell'ultimo campionato. Fontana ha messo insieme negli ultimi 4 anni la miseria di 24 presenze: troppo poco per puntare su un secondo-titolare. Torna d'attualità l'ipotesi Castellazzi, ma la Roma continua ad aspettare Marchegiani.