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Ieri l'incontrocol manager Bozzo: proposto il rinnovo fino al 2010 a 2,8 milioni a stagione

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Ieri la Roma ha incontrato il manager dell'attaccante barese. Tre ore di colloquio negli uffici di Villa Pacelli, nel quale, con Rosella Sensi, a incontrare l'avvocato Giuseppe Bozzo c'era anche Daniele Pradè, che ha raggiunto il quartier generale giallorosso poco dopo le ore 10.30. Puntualissimo, alle 11, li ha raggiunti l'agente di Cassano, entrato senza rilasciare alcuna dichiarazione. Tutti fuori alle 14, con l'avvocato cosentino a tirar dritto senza commentare. Ha parlato invece Pradè, prospettando il contenuto del colloquio come una tappa interlocutoria. «Dovremo incontrarci nuovamente in tempi brevissimi. È stata una chiacchierata molto positiva, in un clima sereno e disteso da ogni punto di vista. Non è stato deciso assolutamente nulla, era importante incontrarci e rivederci, ma non è stato proposto alcun rinnovo di contratto». In apparenza, dunque, nulla di fatto. Nella realtà, non è esattamente così. La Roma avrebbe messo sul piatto della bilancia per il rinnovo contrattuale un ingaggio pari a 2,8 milioni di euro annui per le prossime cinque stagioni. Praticamente la stessa cifra attualmente percepita da Cassano, addirittura inferiore ai quasi 3,2 milioni che raggiungerebbe il prossimo anno. Somma cospicuamente inferiore alla richiesta avanzata negli ultimi contatti dall'entourage del giocatore. La Roma ha compiuto in modo formale la prima mossa, ma Bozzo non ha intenzione di ripetere il caso Gilardino, che lo scorso anno rinnovò per una sola stagione, con garanzia di cessione. Cassano non vuol passare per colui che rifiuta il prolungamento, e il braccio di ferro a questo punto è più che probabile. Anche perché in lizza per lui c'è solo la Juventus e non è alle porte nessun colpo di scena. Le piste inglesi e spagnole non sembrano attendibili e il club di Corso Ferraris continua a rimanere alla finestra, senza alcuna fretta di accelerare i tempi. Luciano Moggi dovrà risolvere le comproprietà con la Fiorentina e far cassa, prima di sondare il terreno e capire se ci sono i margini per chiudere la trattativa entro la prima settimana del mese di luglio. Altrimenti, soprattutto qualora l'incontro di oggi con Della Valle e Corvino per Maresca, Miccoli e Chiellini dovesse avere esito negativo, i tempi potrebbero allungarsi a dismisura. Anche fino alla chiusura del calciomercato, non essendoci i presupposti di investimento in grado di poter avvicinare i 20 milioni richiesti dalla dirigenza romanista. Con Chiellini di ritorno da Firenze, potrebbe partire un'offerta che preveda l'inserimento dell'esterno livornese, in aggiunta a 10 milioni. Sulla vicenda Cassano, è entrato ieri anche il direttore generale della Fiorentina Fabrizio Lucchesi. «Chiedere più di 20 milioni di euro», ha detto a Radio Radio lo spor«, «lo trovo legittimo. La Roma tre anni fa lo ha pagato 55 miliardi di lire oltre alla metà del cartellino di D'Agostino. Se esiste una trattativa per la sua cessione, è evidente che un'operazione del genere non può essere chiusa in due giorni. Arrivare alla scadenza dell'accordo sarebbe un disastro. È un giocatore ancora molto giovane, uno dei più grandi talenti in Europa. Oggi le quotazioni sono cambiate rispetto a qualche anno fa, altrimenti parleremmo di un giocatore da 100 miliardi». Lucchesi ha poi parlato dell'ipotesi di un ritorno nella Società in cui ha vinto lo scudetto. «La Roma è un grande club, con un bacino d'utenza eccezionale. Qualsiasi dirigente che opera nel mondo del calcio avrebbe piacere a lavorare nella Capitale. Ci sono stati molti problemi nella stagione appena conclusa, ma stanno ricostruendo un progetto interessante. Ricordo il mio ciclo romano con grande affetto e soddisfazione. Se mi dovessero chiedere di tornare, accetterei di buon grado».

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