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Schumi precede Barrichello tra i fischi

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La Ferrari torna al successo, anzi alla doppietta, nel giorno più nero della Formula Uno. Schierate in partenza in quinta e in settima posizione, ma senza nessuno davanti, le rosse non potevano non dominare il Gran Premio di Indianapolis, visto che le uniche due altre scuderie in gara, Jordan e Minardi, erano in fondo allo schieramento. Niente battaglia tra le rosse, all'inizio: Schumacher davanti, Barrichello a coprirgli le spalle. Primo pit stop per il tedesco al 16esimo giro, una sosta di 16" che ha permesso a Rubinho di passare in testa e di restarci anche dopo la sua fermata ai box. Dietro, molto distanziate, le altre quattro vetture si giocavano un posto preziosissimo sul podio: ma pareva subito chiaro che le Minardi di Albers e Friesacher erano inferiori alle Jordan di Monteiro e Karthikeyan. Il pepe lungamente mancato al Gran Premio arrivava al 51esimo giro: e quello regalato nell'occasione dalle due Ferrari era veramente un brivido che rischiava di mandare all'aria la più facile delle occasioni di vittoria per le auto di Maranello. Schumacher, che dopo la seconda sosta di Barrichello era tornato in testa, entrava ai box per il suo secondo pit stop. In uscita dai box, Michael si trovava nella traiettoria di curva del sopraggiungente brasiliano, che preso nella scelta tra frenare e forzare, ha preferito allargare, finendo addirittura fuori pista. Nessun problema alla vettura, per fortuna, ma un nuovo motivo di attrito tra Schumacher e Rubens, che ha poi tirato a tutta per provare a impensierire nuovamente il tedesco. In effetti Barrichello si è rifatto sotto, ma Schumi ha avuto buon gioco a controllare, ed è andato così a vincere. Terzo un felicissimo Monteiro su Jordan. Ora la Ferrari torna in gara per il titolo costruttori (agguanta la McLaren al secondo posto, a 63 punti, dietro alla Renault che ne ha 76); per quello piloti, si vedrà. Ma.G.

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