Milan e Gilardino distanti 6 milioni

Si doveva solo attendere il capitolo finale della stagione agonistica, lo spareggio tra Parma e Bologna. Perché l'affare degli affari, quello annunciato da tempo, riguarda il Milan e il Parma. Naturalmente, per Alberto Gilardino. Oggi, al più tardi domani, potrebbe esserci l'incontro fatidico. È nell'aria, anche se Luca Baraldi (amministratore delegato degli emiliani) dovrebbe rimanere a Parma tutta la giornata. Si ripartirà da una distanza di 6 milioni di euro. Che a questo punto il Milan può anche colmare attraverso contropartite tecniche buone per la serie A. ma l'impressione è quella che i rossoneri, dal punto di vista economico, non avanzeranno di un centimetro, o meglio di euro: 25 milioni l'offerta recapitata a Collecchio. Sta al Parma scendere sotto quota 31. Intanto, Paolo Berlusconi, fratello del patron rossonero, ha affrontato il tema, dicendo che: «Lasciamo lavorare l'amico Adriano Galliani, era giusto fino a ieri non distogliere Gilardino dalle gare con il Parma per la salvezza. Io penso che riusciremo a farci questo ulteriore regalo, non dimentichiamo però che tutti questi regali sono firmati dal nostro Presidente che mette i soldi. Lui fa finta di resistere ma poi cede. Io sono fiducioso. Il sogno del mercato? Facendo un sondaggio fra i tifosi sarebbe Ronaldinho ma è un desiderio ben chiuso in cassaforte, è solo un bel sogno poi la mattina ti devi svegliare». Il Milan, inoltre, deve sbrogliare l'intricata matassa con il Chelsea. C'è un sostanziale accordo per il rinnovo del prestito di Hernan Crespo. Ma, prima, i londinesi vogliono chiudere l'affare Kaladze. Non alle cifre poste dal Milan fino a qualche giorno fa (13 milioni di euro), neppure a quelle di qualche ora fa, 8 milioni e mezzo. Roman Abramovich ha stanziato per il georgiano non più di 4 milioni. Se non si arriva a quella cifra, l'attaccante argentino rimane a Londra. «In settimana - spiega Crespo - parlerò per la prima volta io personalmente direttamente con il Chelsea, questo un po' mi spaventa ma è l'ultima carta che mi rimane da giocare per restare al Milan. Sono fiducioso ma non tranquillo, spero di trovare persone che capiscano. Non voglio anticipare alla stampa quello che dirò ma le mie intenzioni sono note già da tempo. Io desidero il Milan, non è una questione di calcio o di soldi, è una questione di ambiente, di cuore. Fino al 30 giugno sono un giocatore del Milan e mi auguro anche dopo. La mia operazione legata a quella per Kaladze? Non lo so, ognuno su questa vicenda ha la sua versione e la sua opinione, mi incontrerò con il Chelsea anche per questo, per capire e per ribadire la mia intenzione». All'Inter, Roberto Mancini è stato chiaro: non più di 4-5 acquisti. Verrà accontentato, perché se fosse per Massimo Moratti, l'organico rimarrebbe persino invariato. Ecco allora che si entra nella fase calda della doppia trattativa per Samuel e Solari con il Real Madrid. Nessun problema per l'esterno, qualche dettaglio (neppure di poco conto) per l'ex romanista. C'è una sorta di accordo per la formula del prestito. Oneroso secondo il Real, gratuito per i nerazzurri: questo è il primo punto sul quale discutere. Cifra prefissata per il diritto di riscatto è il secondo aspetto sul quale lavorare. Volontà del giocatore di lasciare Madrid ed sposare il progetto Mancini infine. Insomma, una trattativa laboriosa densa di ostacoli e trappole. Per questo motivo, che gli uomini mercato di Massimo Moratti, Marco Branca e Gabriel Oriali, ancora non hanno accantonato le piste Alex (Chelsea) e Kompany (Anderlecht) e il sogno Chivu, incedibile però secondo la Roma. A centrocampo, invece, oltre a solari, è previsto l'innesto anche sulla corsia di destra. Tanto per intenderci, al posto di Van der Meyde. È il romanista Mancini il primo obiettivo, la pista Marchionni-Parma la più accessibile. Per Giovanni Pasquale si va verso il rinnovo del prestito con il Siena.