Tutti per Federer i favori del pronostico Donne, è Davenport
In primo luogo perché la scommessa sportiva è molto diffusa nel Regno Unito ed è difficile, camminando ad esempio per Londra, non imbattersi in uno dei tanti betting shop che vengono frequentati non soltanto dagli scommettitori abituali ma anche dalle massaie alle quali piace puntare i pochi centesimi del resto della spesa sul cavallo o sulla squadra preferiti. Tuttavia anche chi non vuole scommettere può trarre dalle quote dei bookmakers preziose indicazioni per capire quali sono i veri favoriti. Durante Wimbledon, naturalmente il tennis tiene banco ed ecco allora che una visita a Ladbrokes o a Williams Hill (due dei principali bookmakers inglesi) può essere utile. Roger Federer, offerto a 8/15 (si scommettono 15 euro per vincerne 8), è il grande favorito del singolare maschile ed è anche la prima testa di serie. Altra storia nel singolare femminile dove la prima favorita (3 contro 2, si scommettono 2 euro e se ne vincono 3) è Serena Williams, che è la quarta testa di serie, mentre la numero uno, l'americana Lindsay Davenport, è soltanto la quinta favorita, offerta, come Venus Williams, ad 8 contro 1. La premessa serve anche a dire che sarebbe una grossa sorpresa se Federer, già vincitore delle ultime due edizioni, non vincesse anche quest'anno mentre tra le donne mancano riferimenti ugualmente solidi. Oltre a Serena ci sono almeno altre sette giocatrici che potrebbero vincere senza che il risultato venga considerato straordinario. A rendere unico Wimbledon, oltre ad altre mille situazioni, c'è la superficie. Sull'erba si giocavano una volta tre dei quattro tornei dello Slam, solo al Roland Garros si è sempre giocato sulla terra battuta. Poi nel 1974 i Campionati degli Stati Uniti hanno trasformato i campi in erba di Forest Hills in terra battuta prima di costruire nel 1978 il nuovo stadio di Flushing Meadows con campi in cemento. Ugualmente dall'erba al cemento sono passati, non senza polemiche e sofferenze, gli australiani quando nel 1988 hanno abbandonato la gloriosa erba di Kooyong per costruire nuovi campi in cemento nel modernissimo impianto di Flinders Park. Si dice, ed in parte è vero, che il tennis sull'erba è uno sport diverso da quello che si gioca sulle altre superfici. Bisogna anche riconoscere che l'erba è la superficie che premia più di ogni altra il talento vero. Sulla terra vincono quasi sempre i regolaristi ed i corridori più pazienti, sul cemento il servizio è spesso determinante e le articolazioni soffrono in misura devastante. Il sorteggio del singolare maschile propone, in linea teorica, questi accoppiamenti nei quarti di finale: Federer c. Davydenko (o Joachim Johansson); Hewitt c. Safin; Canas (oppure Haas) c Nadal (o Nalbandian) ; Henman (o Grosjean) c. Roddick (o Coria). A mio parere Hewitt avrebbe meritato di ottenere la seconda testa di serie davanti a Roddick ed a Nadal, ma evidentemente la terza vittoria consecutiva ottenuta da Roddick al Queen's e la finale raggiunta l'anno scorso hanno determinato una scelta comunque difficile. Rispetto alle classifiche del computer gli organizzatori hanno privilegiato Roddick, Henman, Grosjean (due semifinali nel suo record) ed Ancic (semifinale l'anno scorso). Nel singolare femminile Wimbledon ha accettato in toto le indicazioni del computer copiandone le indicazioni. Serena Williams, malgrado le incognite sulla sua condizione, avrebbe meritato il primo o il secondo posto, se le fosse stata preferita la campionessa dell'anno scorso, Maria Sharapova. Invece al numero uno troviamo la Davenport, che ha vinto questo torneo ma ben sei anni fa. Inoltre la Davenport non vince un torneo dello Slam dal gennaio del 2000 (Australian Open). Come avviene da qualche anno sono state designate 32 teste di serie in ciascuno dei due tabelloni di singolare. La Russia è il paese che ha le maggiori presenze nel seeding (11 in totale, 3 uomini e 8 donne). Seguono la Francia con 8 (2+6), gli Stati Uniti (2+4) e la Spagna (1+5) con sei. Rin. To