Arriva Franceschini

Il centrocampista del Chievo, scovato da Volfango Patarca nel Montesacro, e cresciuto nel settore giovanile biancoceleste, è vicinissimo al club laziale. Ieri pomeriggio a Villa San Sebastiano il patron ha portato avanti la trattativa con i dirigenti del Chievo. È probabile che l'affare possa andare in porto già nelle prossime ore: i dirigenti laziali hanno offerto Manfredini, quelli clivensi preferirebbero una contropartita in denaro. Ieri a Villa San Sebastiano è arrivato anche Luciano Moggi per parlare di Blasi e Tudor con i dirigenti biancocelesti. E si è parlato anche di Cesar. La Juve ha bloccato i due giocatori che per il momento dovrebbero restare a Torino. Dal club sabaudo potrebbero arrivare in prestito Masiello, Legrottaglie e Pallavicino: il primo ha vinto il torneo di Viareggio con la squadra Primavera, il secondo si è messo in mostra con la casacca della Salernitana. La Lazio si sta muovendo anche su altri fronti: la società vuole acquistare sul mercato una punta centrale da affiancare a Tommaso Rocchi. Piace Bonazzoli della Reggina. Dallo Stretto potrebbero arrivare anche altri giocatori: come il centrocampista paraguaiano Paredes ed il difensore Piccolo ('83). Per la punta centrale si cerca ancora di trovare un'intesa con la Sampdoria per Bazzani ma il club doriano punta dritto all'ingaggio di Zauri. Nelle ultime ore stanno salendo le quotazioni di Reginaldo ('83) del Treviso: il brasiliano nell'ultima stagione si è messo in luce realizzando 12 gol. L'idea, del nuovo direttore sportivo Carlo Osti, potrebbe prendere corpo nei prossimi giorni. Sempre dalla società trevigiana potrebbe arrivare D'Agostino ('78), il centrocampista, in orbita Udinese, ha trascinato la propria squadra fino ai play-off. Al club interessa anche il difensore della Salernitana Schiavi, classe '86, nell'ultima stagione punto di riferimento della difesa allenata da Gregucci. Sereni conteso tra Fiorentina e Genoa, il Milan cerca con insistenza Oddo. Intanto Baronio, dai microfoni di Rsa, ha espresso le sue paure. «In questi ultimi due anni ho fatto bene perché ho avuto la fiducia di tutti, della società, dell'allenatore e della gente. Se ho la fiducia dei tifosi posso fare meglio, altrimenti è dura. L'ho provato sulla mia pelle negli anni passati alla Lazio, al primo passaggio sbagliato mi fischiavano». Con queste premesse, qualsiasi discorso su quale potrebbe essere il suo ruolo nella Lazio del futuro, su Delio Rossi e l'Intertoto sembrano poco sensati. Ma Baronio risponde con cortesia. «Delio Rossi mi sembra un ottimo allenatore. A Lecce ha fatto bene, con l'Atalanta ha sfiorato il miracolo, credo possa raggiungere risultati importanti». Sim. Pie.