Moratti lascia Cassano «Mi tengo Adriano» Resta solo la Juventus
I programmi della Roma vanno avanti, sul campo e fuori. Dopo il ko all'Olimpico con l'Inter sono notevolmente ridotte le possibilità che la squadra possa mettere le mani sul trofeo, ma Conti e i suoi ci proveranno lo stesso. Comunque vada la società vuole chiudere la vicenda allenatore. Perché il ruolino di marcia prevede dei passi precisi da compiere. Dopo gli acquisti della settimana scorsa adesso mancano ancora alcuni tasselli. Il primo è il portiere da affiancare a Curci, un esperto che accetti la panchina. Insomma qualche altro arrivo dovrebbe registrarsi a Trigoria, senza dimenticare le comproprietà che il club dovrà chiudere entro il 20 giugno prossimo. E tra queste c'è anche Curci, in compartecipazione con il Palermo, ma non solo lui. Per sbloccare definitivamente il mercato però la Roma dovrà necessariamente effettuare delle cessioni. Da bilancio, come si legge nell'ultima relazione semestrale emessa, la campagna trasferimenti deve portare un attivo. Per farlo e soprattutto per poter effettuare altri ritocchi, qualcuno dovrà partire. E non è più ormai un segreto che in prima fila c'è Cassano. Si diceva nei giorni scorsi sospeso tra Inter e Juventus. Un dualismo che avrebbe potuto anche giovare alla Roma non costretta così a dover cedere alle offerte (basse), dei bianconeri. Invece ieri, pesanti e decise, sono arrivate le dichiarazioni di Massimo Moratti, proprietario dell'Inter, a gelare le speranze dei giallorossi di poter alzare la richiesta economica per cedere il talento barese: «Cassano? È un affare che non si realizzerà mai - ha tagliato corto Moratti -è un giocatore divertente ma non credo che aggiungerebbe niente ad un reparto già ricco. Darebbe più problemi che vantaggi». Se poi i problemi siano di abbondanza o di altro genere potrà spiegarlo solo il numero uno nerazzurro. Fatto sta che Moratti non sembra uno abituato a dire una cosa mentre ne fa un'altra. Per ora comunque è stato chiaro: Cassano non lo prende e Adriano non parte. Il reparto offensivo dell'Inter è a posto così. La Roma e Cassano prendano atto, in ballo per il futuro lontano dalla capitale, del talento barese sembra ci sia solo la Juventus. A Trigoria farebbero salti di gioia se riuscissero a cedere il giocatore senza mandarlo a Torino. Per ora invece sembra quella l'unica soluzione possibile e l'offerta che per ora sarebbe arrivata alla famiglia Sensi non arriverebbe a toccare neanche i 10 milioni. Troppo poco per uno come Cassano, anche se la decisione di venderlo è proprio della società. Poi c'è Mancini e potrebbe essere lui il giocatore-sorpresa di cui invece ha parlato sempre Moratti: «Spero di poter completare la squadra dando una piccola soddisfazione ai tifosi, anche per la loro pazienza». Uno o l'altro sembra insomma destinato alla Milano nerazzurra. Ma C'è una tappa che la Roma sta portando avanti e vorrebbe chiudere nel giro di pochi giorni: l'allenatore. Le intenzioni dei dirigenti sarebbero quelle di dare l'annuncio entro un paio di giorni. Aspettare al massimo il ritorno della coppa Italia di domani sera. Le vicende economiche, tra Spalletti e l'Udinese, che stanno allungando i tempi potrebbero presto trovare una soluzione. Pozzo, in poche parole, non libera Spalletti se non rinuncia al premio per la qualificazione alla Champions, dopo aver rinunciato all'ultima mensilità. a Trigoria sembra regnare la tranquillità per questa vicenda, anche dopo gli ultimi contatti con il tecnico. Salgono le quotazioni di Trapattoni nel caso in cui dovesse saltare l'attuale tecnico friulano: in ribasso Zeman e Cosmi. Intanto Lima continua a proporsi alla Roma. La prossima settimana il procuratore del giocatore potrebbe incontrare Daniele Pradè che sembra intenzionato a proporgli un biennale per tornare a Trigoria. Questione Mexes: dopo che il francese domenica sera ha «chiesto» di non entrare in campo a partita cominciata per un problema ad una caviglia, avrebbe avuto un colloquio chiarificatore con Pradè.