De Rossi: vi racconto i miei campioni
Il tecnico della primavera sta vivendo una giornata davvero particolare con tantissime persone che lo cercano per complimentarsi o intervistarlo. Un trionfo che vale doppio vista la sfortuna che ha avuto negli ultimi anni perdendo tre finali nazionali. Che cosa ha provato nel vedere Corvia alzare quella coppa? «Ho avuto un grande piacere. Solo io posso sapere quanto ci tenevano, soprattutto gli '86 protagonisti con me di due finali perse. Si è visto in campo. Avevano una grande voglia di vincere, una carica agonistica incredibile. Una grinta che li ha portati a combattere pallone su pallone e a non subire gol». Proprio l'imbattibilità difensiva è stata decisiva per la vittoria finale con zero reti subite in tre partite. Merito esclusivamente dei difensori o c'è dell'altro? «Si. L'organizzazione difensiva di tutta la squadra è stata decisiva. I primi difensori sono stati i nostri attaccanti. Corvia e Okaka ci hanno dato una grossa mano, andando spesso ad attaccare i centrocampisti avversari». Il titolo è arrivato nonostante le molte assenze. Curci, Seppani, Cerci e Simonetta, grandi protagonisti durante l'anno, hanno dovuto saltare l'ultima fase della stagione. «Proprio per questo motivo faccio un grande applauso a tutti. Ringrazio ogni componente di questa squadra, che ci ha portato a chiudere il nostro girone al primo posto con nove punti di vantaggio sulla seconda. Bravo soprattutto chi, come Magliocchetti, Landolina, Zanetti e Giacomini, si è sempre fatto trovare pronto». Durante il campionato c'è stato un momento in cui ha pensato che questa squadra ce l'averebbe potuta fare a portarsi a casa la vittoria finale? «Noi abbiamo avuto sempre fiducia. Il titolo era il nostro primo obiettivo. Abbiamo attraversato dei momenti difficili, come a inzio stagione quando abbiamo pareggiato tre partite o a gennaio quando avevamo molti assenti. Ma non abbiamo mai mollato perchè speravamo sempre di vincere lo scudetto». A Lecce c'era anche Bruno Conti, tecnico della prima squadra, che le ha detto? «Era molto felice come tutti noi. Non è cosa di tutti i giorni vincere un titolo primavera». Le piacerebbe vedere questi ragazzi fare un giro di campo domenica prima di Roma-Inter? «Non c'è niente di definito. L'importante è che abbiamo già festeggiato mercoledi sera». In settimana la tifoseria giallorossa ha pianto un grande tifoso come Paolo Zappavigna. A Lecce in questi giorni c'erano striscioni soprattutto in suo ricordo. Una vittoria da dedicare anche a lui. «Era un grande tifoso, so quanto era importante per la nostra tifoseria. Mancherà a tutto il popolo giallorosso».