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Ufficializzato l'Intertoto ma non c'è ancora l'allenatore Contatto con Colantuono, spunta il francese Le Guen

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La squadra biancoceleste farà il suo esordio nel terzo turno della manifestazione, affrontando la vincente tra il Lokeren e la qualificata che verrà fuori dal confronto tra i finlandesi del Tampere United e Far Oer. La Lazio esordirà il 16 luglio, la gara di ritorno verrà disputata la settimana successiva. L'intenzione dei dirigenti biancocelesti è quella di dare continuità al cammino europeo intrapreso tredici anni fa: da allora, la squadra biancoceleste ha sempre partecipato alle competizioni europee. Dopo la vittoria della coppa delle Coppe, il successo nella Supercoppa Europea contro il Manchester United, la finale Uefa di Parigi nel '98 e la semifinale persa contro il Porto tre anni fa, la società biancoceleste intende in ogni modo onorare la posizione di prestigio conquistata nel corso degli anni cercando la qualificazione attraverso il torneo Intertoto che vedrà impegnate 61 formazioni. Soltanto tre squadre approderanno alla prossima coppa Uefa: la Lazio cercherà in ogni modo di viaggiare con il passaporto in tasca anche nella prossima stagione. Ma l'avvio della nuova avventura è dietro l'angolo ed è per questo che la società dovrà serrare i tempi per cercare di organizzare al meglio la prossima stagione agonistica. Tuttavia il patron biancoceleste ancora non ha scelto il nome del nuovo tecnico che avrà l'onere e l'onore di guidare la formazione laziale nella prossima stagione. Il nome più accreditato resta quello di Delio Rossi: l'allenatore di Rimini ha chiesto un contratto triennale, la Lazio, vincolata dall'accordo firmato con il Fisco, non è potuta andare al di là di un'offerta di 12 mesi accompagnata da un'opzione per un'altra stagione. Le parti torneranno a confrontarsi nei prossimi giorni. Considerando la situazione di stallo, il numero uno del club biancoceleste ha avuto modo di incontrare anche Colantuono, attuale tecnico del Perugia. L'allenatore è vincolato da un contratto con il Perugia fino al 2007, e dovrebbe trovare il modo di sciogliere l'accordo firmato con Gaucci. «Ho avuto modo di parlare con il presidente della Lazio e con qualche altro personaggio a lui vicino: qualora si dovesse materializzare l'offerta dovrò parlare con Alessandro Gaucci. Non mi spaventa allenare in una grande piazza come Roma, se uno vuol fare questo mestiere non può pensare di allenare per tutta la vita in provincia, non può avere paura. Il contratto annuale sarebbe l'ultimo dei problemi: quando hai la possibilità di allenare in una piazza importante come Roma e sederti su una panchina come quella della Lazio, gli accordi economici hanno un valore secondario: sarebbe una grandissima opportunità per chiunque». Ma le piste che portano al nuovo allenatore sono diverse: dopo un riavvicinamento con Papadopulo, il presidente ha sondato il terreno anche con Donadoni (contattato ieri), Trapattoni, Arrigoni e Mandorlini. C'è anche l'ipotesi di affidare la guida tecnica ad un allenatore straniero e ieri il nome nuovo e quello di Le Guen, tecnico del Lione campione di Francia e portagonista in Champions. Ma i problemi da risolvere riguardano anche l'organico della squadra. Anche il croato Seric sembra essere sul piede di partenza: il Verona sta concludendo la trattativa con i greci del Panatinaikos. Ieri anche Moreno Roggi, procuratore di Paolo Di Canio è uscito allo scoperto. «Quando una società prende un impegno di due anni lo deve rispettare — ha dichiarato il manager del fantasista — la Lazio ingaggiando il giocatore conosceva pregi, difetti e la sua grandissima fede biancoceleste: Di Canio ha un altro anno di contratto con la società, e gli impegni dovranno essere rispettati. Il contratto che abbiamo firmato è nelle mani dell'avvocato del presidente della Lazio. Il campionato è finito da pochi giorni, ma fino ad oggi non abbiamo ricevuto segnali: questa è la situazione attuale».

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