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Pesic corteggiato dalla Dinamo Mosca

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Il tecnico serbo ha altri due anni di contratto ma la tentazione è forte

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Un week-end di riflessione è quello che aspetta ora Claudio Toti, il presidente della Virtus Roma, che dovrà metabolizzare l'ennesima eliminazione dai playoff (quarta consecutiva) per mano della Fortitudo Bologna, prima di lanciarsi con rinnovata energia nella costruzione della squadra per la prossima stagione che dovrà finalmente regalare le soddisfazioni che tutta una città si aspetta. Nella quale troveranno spazio alcuni protagonisti di questa contradittoria annata, nata sotto squilli di tromba dopo l'arrivo di Edney, Van den Spiegel, Sconochini, Giachetti e Garri, proseguita nei tormenti, che hanno portato alla cacciata di Bucchi,e chiusasi con un playoff che ha fatto vivere la grande esaltazione dell'eliminazione di Siena nei quarti, prima della delusione per il ko con la Climamio. Se c'è un autentico MVP (ovvero il migliore) di questa stagione non può che essere il pubblico. Quattro tutto esaurito consecutivi, dopo aver scommesso sul ritorno al PalaLottomatica, per quasi 45.000 presenze complessive. Cifre da brivido che devono far capire bene a Toti e chi lo affianca come ora sia il momento di rilanciare. Rafforzando la struttura societaria e seguendo per filo e per segno le indicazioni di Svetislav Pesic nella costruzione della nuova squadra. La prima, irrinunciabile e rapida mossa dovrà proprio essere quella di scacciare lontano dalla capitale le voci che di nuovo parlano di un possibile anticipato addio del mentore serbo dalla panchina della capitale. Il contratto che lo lega a Roma prevede ancora due stagioni e non c'è clausola d'uscita. Toti, proprio al termine della partita persa con Bologna, lo ha confermato: «Ripartiamo da Pesic. Lui è la base del nostro progetto». Ma intanto al tecnico serbo è arrivata una miliardaria offerta della Dinamo Mosca, seconda squadra della capitale della Russia che vuole spezzare il predominio del Cska, pronta a fare ponti d'oro per portare Pesic nell'Est Europa. Un progetto serio, articolato e che risponda ai suoi desiderata farà cadere qualsiasi tentazione. Allora è bene che si faccia subito chiarezza sulla posizione di Roberto Brunamonti, graditissimo a Pesic. Il presidente ha un accordo verbale con il g.m., però mai sottoscritto in forma ufficiale. La Virtus Bologna, squadra che è nel cuore di Brunamonti, è appena stata promossa in serie A ed il rischio è che l'ex play azzurro possa fare le valigie verso l'Emilia. Pesic ha chiesto poi a Toti l'arrivo di Dejan Bodiroga e la cosa è più che possibile. Potrebbe seguirlo anche il play Ilievski mentre vicino a canestro si cercherà un pivot di stazza ed esperienza. Il sogno, nemmeno troppo nascosto, è Oberto, argentino di passaporto italiano. C'è attenzione su Mordente e Gigli, giovani talenti quest'anno in forza a Reggio Emilia, mentre si cercherà anche un tiratore esperto da far uscire dalla panchina per i momenti caldi. Ed il nome potrebbe essere quello di Vlado Stepanovic. Insomma c'è molto da fare, perchè si lavorerà anche in uscita. Per regalare al pubblico romano una squadra in grado di soddisfare la nuova fame di basket che ha contagiato la città durante questa sfortunata serie dei playoff.

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