Il ct: «Abbiamo mostrato un grande spirito di squadra ma non siamo ancora qualificati»
Di sicuro Marcello Lippi nella sua analisi un risultato del genere l'ha già visto ieri sera in Norvegia-Italia. L'ammissione iniziale del Ct è franca: «La partita non è stata bellissima a vedersi» e non si poteva dire diversamente visto lo 0-0. Ma a guardar bene il pari di Oslo è per il Ct molto positivo: perché Slovenia e Bielorussia hanno pareggiato e l'Italia resta a +4 in testa alla qualifica del girone di qualificazione ai Mondiali, e perchè la prestazione ha soddisfatto Lippi. «Ci sono dei pareggi che valgono una vittoria, e questo è uno di quelli» dice Lippi prima di ripartire per l'Italia. Ed ecco la spiegazione. «L'Italia ha mostrato un grande spirito di squadra - dice il Ct - ha ribattuto colpo su colpo, non si è mai fatta schiacciare, ha cercato sempre di fare gioco. Tutti hanno dato il massimo di quel che potevano. Ho visto un gran spirito di squadra. Se poi ci uniamo che in un'altra città hanno fatto un pareggio e rimaniamo in testa al girone... sì, questo pareggio vale molto di più del punto che prendiamo, è come una vittoria». Neanche lo scetticismo dei giornalisti norvegesi, senza timore nel chiedere a Lippi se è davvero convinto di aver visto un'Italia migliore dell'avversario, riescono a scalfire le certezze del Ct («so che dall'esterno si vedono certe cose, ma un tecnico deve valutare tutto»). «Era davvero difficile ieri sera: il campo bagnato, molti giocatori che venivano da una stagione pesante, qualcuno come Pirlo che ha perso una finale di Champions appena dieci giorni fa. Però voglio parlare proprio di Pirlo. Ha giocato una gran partita. Ed è stato esattamente questo lo spirito di squadra». Il Ct non riesce a trovare elementi negativi. «Cassano e Vieri? Hanno dato tutto quel che potevano. Se dire che questa è una squadra operaia indica una mentalità, è un complimento ma le qualità tecniche c'erano, loro si sono cercati. Anzi, c'è stato anche qualche leziosismo di troppo. Ho visto dei colpi di tacco, forse qualche dribbling sbagliato e qualche disimpegno non preciso. Ma, ripeto, mi è piaciuta la generosità e l'impegno e poi l'applicazione. E le occasioni sono state soprattutto nostre». Ora la Nazionale sarà impegnata nella tournè in Canada e Stati Uniti ma con 23 giocatori di seconda linea. Poi tre mesi di riposo e a settembre si ricomincia con le trasferte di Scozia e Bielorussia. «Già qualificati ai Mondiali? No, non ha senso pensarlo. Dopo un anno di Nazionale dico che siamo a metà dell'opera, in tutti i sensi. Stiamo anche recuperando simpatia, escluso il sottoscritto che non conta e poi abbiamo avuto palle gol, e non solo quelle». Prima di salire sul pullman che trasportava gli azzurri all'aeroporto di Oslo, per il rientro notturno in charter su Milano e poi Roma, sono arrivate altre voci importanti. «Sono grandi assenti Del Piero e Totti - ha detto il capitano, Cannavaro - come Nesta e Gattuso. Ma ci vuole anche rispetto per chi era qui, bisogna fare i complimenti a chi ha giocato. Capisco, lo 0-0 è un risultato non bello a vedersi. Ma abbiamo dimostrato carattere, questo è un punto molto importante.». «Altre volte partite come queste l'avremmo persa - dice Buffon - Italia operaia? Sì, per mentalità. Ma è un complimento. Forse si poteva far meglio sul piano tecnico, ma se si cerca la perfezione...Ora l'avversario più pericoloso è la Bielorussia: ma a me starebbe bene fare 0-0 anche nella prima delle due trasferte, tra tre mesi in Scozia». Conclude con realismo Zambrotta: «Eravamo stanchi, ma il punto va bene. A settembre saremo più brillanti, e lì arriverà l'accelerazione decisiva».